Marotta chiede un confronto con Braschi: “Gli arbitri giovani devono prima fare esperienza”

Beppe MarottaPer molti si trattava di dichiarazioni a caldo, ma il giorno dopo le polemiche seguite a Juventus-Siena, il direttore generale e amministratore delegato dell’area sport, Giuseppe Marotta, non ha ancora sbollito la rabbia ed esterna tutto il suo disappunto ai microfoni di Radio ‘Anch’io Sport’, in onda su Radio 1. “Serve maggiore attenzione – dice Marotta -, ma anche designazioni arbitrali appropriate alla squadra prima in classifica. Anche se talentuosi gli arbitri più giovani, come i calciatori, devono prima fare esperienza in gare di livello inferiore”.\r\n\r\nIl dg della Juventus, però, puntualizza di non aver nulla di personale contro l’arbitro Peruzzo: “Non ho detto che è un arbitro incapace o in malafede, è semplicemente inesperto”. Infine la richiesta a Braschi (che ieri sera alal ‘Domenica Sportiva’ ha risposto allo stesso Marotta) di un confronto periodico tra le 20 squadre e il designatore arbitrale. “Si tratta di una richiesta facilmente realizzabile. Il dialogo con l’organo tecnico sarebbe costruttivo e propositivo”.\r\n\r\nTornando alla Juventus, i bianconeri confermano di fare fatica contro le ‘piccole’ arroccate in difesa:\r\n

“Noi abbiamo già fatto quattro pareggi in casa (Bologna, Genoa, Cagliari e Siena) contro squadre di livello medio basso o comunque non di prima fascia e questo dato statistico ci deve far riflettere: è comprensibile e legittimo che qelle formazioni vengano a difendersi in un cero modo allo Juventus Stadium, ma noi dobbiamo essere più bravi a scardinare quelle difese. Come? E’ difficile, ma bisogna trovare il giusto equilibrio fra l’iniziativa del singolo talento e l’organizzazione di gioco. Certo non è facile per noi contro chi non lascia spazi. In ogni caso questa è l’ennesima dimostrazione che il nostro è il campionato più equilibrato d’Europa, in cui anche il Siena, basso in classifica, può mettere in difficoltà la prima”.

\r\nL’anno prossimo, in concomitanza con il sempre più probabile ritorno in Champions, serviranno dunque i top player:\r\n

“Noi abbiamo cambiato 19 giocatori in due anni. Abbiamo pensato prima alla quantità, poi via via alla qualità. I grandissimi campioni sono rari e costano anche parecchi soldi e non dobbiamo mai dimenticarci che il calcio è un gioco di squadra e un allenatore come Conte lo ha fatto capire benissimo. Ora la Juventus è un vero collettivo con un allenatore preparatissimo e un gruppo che lo segue: la classifica parla chiaro in merito. Poi, certo, noi i campioni li seguiamo sempre con attenzione”.\r\n\r\n