Marotta: “Berardì sì, Dani Alves vediamo, Mascherano no” (Video)

Beppe Marotta, ad e dg della Juventus, ha parlato a margine di ‘Football Leader 2016’: inevitabile che i giornalisti lo incalzassero sulle ultime di mercato

Beppe Marotta, ad e dg della Juventus, ha parlato a margine di ‘Football Leader 2016’: inevitabile che i giornalisti lo incalzassero sulle ultime notizie di mercato, secondo cui i campioni d’Italia sarebbero vicini sia a Dani Alves sia a Javier Mascherano. “In questo momento fatto nulla – dice subito Marotta – , non confermo e non smentisco. Alves non è di nostra proprietà, ma si tratta di un giocatore importante. Vedremo quello che si potrà fare, ricordando che la Juve è già una squadra in grado di competere su tutti i fronti. Sull’argentino trattasi di situazioni mediatiche, comunque non vogliamo vendere nessun elemento del reparto difensivo se non Caceres svincolato”.\r\n\r\nInsomma, la posizione di Marotta lascia intendere che le indiscrezioni di stamane siano fondate: su Dani Alves la Juventus ha delle possibilità, mentre per Mascherano è tutto più difficile. In via di definizione l’operazione Berardi, mentre per Morata si farà una sorta di tentativo disperato: “Berardi? Grande talento, con il Sassuolo c’è un impegno verbale, abbiamo un diritto di prelazione morale e credo che andremo a definire questa operazione. Morata? Talento che sta diventando un campione, ha vissuto una crescita importante, da parte nostra ci sarà ogni tentativo per farlo rimanere a Torino. Il diritto di recompra è una spada di Damocle, ci incontreremo con il Real Madrid dopo la Champions”.\r\n\r\nQuanto alle voci relative al ritorno di Mirante e alla possibilità di tesserare anche Pellè, il dg bianconero puntualizza: “Il reparto offensivo garantisce per il futuro, l’unica incognita è Morata. Solo in quel caso valuteremo altri investimenti. Antonio (Mirante, ndr) continuerà a giocare nel Bologna. Evra? Rinnova, nei prossimi giorni sarà ufficializzato”.\r\n\r\nDopo il triennio di Conte, intanto, il ciclo Juve non è affatto finito: merito soprattutto di Allegri che ha saputo sfruttare al meglio la rosa messa a disposizione dalla società. “Il calcio è fatto di cicli. La figura dell’allenatore è importante e prevede anche un forte dispendio di energia. Il ciclo di Conte era terminato, è un fatto fisiologico. Noi, in quel momento, ci siamo trovati un po’ in difficoltà perché la rescissione è avvenuta nel secondo giorno di ritiro. Abbiamo optato per una scelta importante con un professionista che aveva delle doti tra le quali quella di saper entrare in un gruppo senza stravolgere e rivoluzionare – continua – Allegri ha avuto questa capacità. Di adattarsi ad una squadra, ad una società, a dei concetti calcistici diversi rispetto al Milan”.\r\n\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”89280″]\r\n

Marotta: “Complimenti al Napoli”

\r\nIl quinto scudetto consecutivo e la seconda coppa Italia di fila, intanto, hanno confermato che la Juve ha un gruppo solido, dentro e fuori dal campo, nonostante un grande Napoli: “Abbiamo una squadra fuori dal campo molto unita. Non dimentichiamo che a fine ottobre eravamo 14esimi in classifica, poi abbiamo inanellato 25 vittorie in 26 partite, un risultato straordinario. Il Napoli? E’ l’unica squadra che in questi anni è stata capace di togliere dei trofei alla Juventus. E’ stato un testa a testa molto bello, emozionante. Siamo contenti di questa competizione ne vale la bellezza del calcio italiano. Il duello si rinnoverà la prossima stagione? Sicuramente sì, è una società importante e con un grande allenatore. Dybala vs Higuain? Gonzalo è un campione, ha fatto tanti goal e li ha fatti in un campionato difficile come il nostro. Paulo crescerà, siamo contenti di averlo con noi. Sono due eccellenze del calcio italiano”.