marcello lippiA prescindere dall’esito del Mondiale, è chiaro a tutti che questo sarà l’ultimo di Marcello Lippi sulla pachina della Nazionale. Per lui è già pronto un futuro alla Juventus, non come tecnico, ma con un ruolo manageriale, alla Alex Ferguson (senza l’incombenza di sedersi in panchina, visto che la sua avventura dovrebbe chiudersi a luglio) o addirittura di presidente operativo. Nel ridisegnare l’assetto societario, la Juve non ha sostituito due consiglieri uscenti(Cobolli Giglie e Montali). Saranno sette i membri del cda, con l’ingresso di un libico, mentre Riccardo Colombini dovrebbe essere nominato responsabile dell’area business. Questo è un ulteriore indizio che conduce al nome dell’allenatore viareggino come plenipotenziario per quanto concerne l’area tecnica.\r\nIl presidente della Fgci Giancarlo Abete non commenta le voci di avvicendamento, considerandole premature, ma si sta preparando alla successione. “Sul versante del post mondiale non intervengo, io penso al Mondiale, ritengo comprensibile che ci sia attenzione sul post-Mondiale, ma noi ci concentriamo sul Mondiale”, ha il numero uno della Federazione.\r\nPartendo da questo presupposto, si apre ufficialmente la corsa all’erede del Marcello Nazionale. Luciano Spalletti, Fabio Capello, Carlo Ancelotti,  Francesco Rocca sono i nomi circolati nelle ultime ore, candidati a ricoprire il ruolo di selezionatore. Per ognuno ci sono delle controindicazioni.\r\nAncelotti sarebbe un ottimo investimento, anche se è difficile che rinunci alla panchina del Chelsea, cui è approdato dopo un lunghissimo inseguimento. Improbabile strappare il Principe Carlo dalla corte di Abrahmovic e rimanendo nel Regno Unito, Fabio Capello dovrebbe firmare il rinnovo con la Federazione inglese e si è già espresso negativamente sui tabloid,  circa la possibilità di fare il Ct dell’Italia. Spalletti tentenna sul suo futuro (ma il Milan sembra più un approdo alla sua portata), mentre Abete ha glissato sull’ipotesi Francesco Rocca, attuale responsabile dell’Under 20.\r\nL’outsider è appunto Rocca, uno che conosce molto bene gli ambienti federali. “Un patrimonio della federazione”, dice Abete, “a prescindere dai prossimi scenari che riguardano la nazionale”.\r\nSi era ventilata anche l’ipotesi di Gianfranco Zola, ora in sella al West Ham, ipotesi che non sembra infiammare i vertici dalle parti di Coverciano, che non vorrebbero rischiare di ripetere il percorso compiuto con Donadoni. Si vedrà.\r\n(Credits: Sports.it)