L’Inter si dice tranquilla sul caso Vieri: siamo prescritti

“Siamo un po’ sorpresi dalla sentenza. Proporremo ricorso convinti delle nostre ragioni”, l’ex responsabile della comunicazione della Juventus, ora direttore generale dell’Inter, Marco Fassone, si esprime così riguardo la sentenza del Tribunale di Milano che ha condannato ieri la società nerazzurra e Telecom a versare un milione di risarcimento a Bobo Vieri nel processo sui dossier illegali. “Siamo sorpresi – spiega Fassone – e proporremo ricorso, convinti delle nostre ragioni”. L’ex centravanti pare voglia rivolgersi alla giustizia sportiva: “Secondo noi non c’è questa possibilità perché da un lato la sentenza è stata resa pubblica oggi, la possiamo esaminare e possiamo parlarne con cognizione di causa, dall’altra non ancora. Ci sono solo le dichiarazioni, rispettabilissime, dell’avvocato e nel momento in cui anche a questo si darà atto ci confronteremo e lo verificheremo” , ha concluso il dg nerazzurro.

Dello stesso tenore, le dichiarazioni dell’avvocato dell’Inter, Fabio Iudica, che a Sky Sport 24 spiega:

Per quanto riguarda la giustizia sportiva, i fatti sono sepolti dalla prescrizione. In ogni caso la sentenza spiega che la carriera non è stata lesa dai fatti. Il diritto alla privacy è stato l’unico danno chiamato in causa, non ci sono danni morali e altri danni di nessun tipo. Per questo siamo tranquillissimi. Perdere gli scudetti? I fatti si riferiscono a un lasso di tempo dal ’99 al 2004. In quel tempo l’Inter non ha vinto scudetti, quindi non c’è niente da discutere. Voglio tranquillizzare i tifosi, al di là della prescrizione. Perché era spiato? Per verificare che il comportamento di Vieri fosse conforme al regolamento interno, tutto qua. Non mi risulta che ci siano altre persone coinvolte. Comunque non si arriverà alla giustizia sportiva.