(Di Gaver) “Qual è la differenza fra informazione e propaganda?\r\nLa prima non può ignorare il terreno storico, politico o economico su cui si incentra la notizia, mentre la seconda trae forza dall’ignorarlo.”  Con gran piacere ho voluto aprire questo mio “pensiero” con questa bella citazione, dedicata implicitamente al giornalista Marco Travaglio in un articolo di straordinaria pertinenza che vi invito a leggere e che mi appare quantomeno attinente a quello che ogni giorno i nostri moltissimi massmediologi in erba e non si sentono in dovere di propinarci. Questa pertinenza mi è apparsa lampante leggendo le dichiarazioni che molti giornali han riportato, in primis quella di Tavaroli a riguardo dei mandati spionistici ricevuti dallo stesso in nome e per conto della società Internazionale F.C., e poi, per proseguire, le belle e simpatiche esternazioni che il giornalista Marco Travaglio ha voluto donarci circa i suoi pensieri su scudetti, scommesse, combine e tifi nazionali, arrivando a sostenere che “la Juve inquinò i campionati”.\r\nVedete, io sono un fermo sostenitore di un antico detto molto in voga dalle mie parti, ossia che “il pane debba farlo il fornaio”; come a dire, se nell’impasto sono in molti a metterci le mani ecco che il prodotto finale non è poi granché.\r\nMa i proseliti della “propaganda” non demordono, ed ogni giorno ci donano (a nostra insapute e forse anche contro il nostro volere), una miriade di nuove teorie su quel che è accaduto nel calcio, su come siano andate realmente le cose, su chi abbia ragione e chi no.\r\nStando sempre attenti, badate bene, a tralasciare sapientemente quel che non conoscono o quel che non vogliono conoscere.\r\nEcco quindi che Travaglio, da grande tifoso Juve (?), ci dà la sua versione su Calciopoli (Farsopoli), addossando alla triade la responsabilità della perdita del suo ardore bianconero, senza però mai scendere nei particolari riguardo ai numerosi episodi che han coinvolto (tra gli altri) la grande antagonista dei fatti del 2006, ovvero l’inter. E ancora oggi, si sente defraudato del suo ardore calcistico per colpa di calciatori della Juve che a suo dire dovrebbero, se non altro, stare attenti ai loro comportamenti, come ad esempio Buffon che non potrebbero permettersi un infortunio tecnico, in quanto poi gli altri sarebbero legittimati a pensar male.\r\nIn allegato, le sanzioni sul calcio scommesse dove, per ora, non vi è presenza bianconera, ne potrebbe esservi, in quanto i fatti per Bonucci e Conte risalirebbero comunque alle loro trascorse esperienze.\r\nTravaglio, dato che è stato sempre molto vicino alle cronache calcistiche ed ha seguito in prima persona ogni passaggio processuale, dovrebbe invece spiegarci, come mai non viene presa attentamente in considerazione (per ora?) quell’Inter-Lecce dalla quale è scaturita l’indagine su Vieri, indagine che appare già nel dimenticatoio, come sempre del resto.\r\nCi sembra quantomeno doveroso fornire, a lui che è un attento conoscitore del mondo che lo circonda, qualche “aneddoto”  su una squadra che negli anni ha fatto dell’onestà la sua principale dote; ironia a parte, qui nessuno pensa che Moggi e Giraudo siano due santi, ma penso sia ora di smetterla di veder sbandierati in giro vessilli che reputano l’onestà come dote appartenente ai loro soli colori,  mentre bisognerebbe iniziare a pensare che forse proprio nessuno ha il diritto di ergersi a paladino degli integri, in un contesto di miliardi spropositati.\r\nIn rete viaggiano pagine di meticolosi racconti, tutti documentabili, che forniscono a chiare lettere un volto (nascosto) di una società che per anni ha sempre voluto ricoprire la parte dell’agnello sacrificale, ma che le ultime vicende giudiziarie e al rilettura di certi episodi passati, riconsegnano all’opinione pubblica come una società che niente ha da insegnare agli altri.\r\nIl giornalista, unitamente ad ogni altra persona che vorrebbe esclusivamente godere della massima verità possibile, dovrebbe anche far molto riferimento alle recenti dichiarazioni di Tavaroli, che evidenziano una privazione di libertà probabilmente inconsueta, per usare un eufemismo. Non dimentichiamo poi il maldestro tentativo del Presidente Moratti di declinare il tutto verso il Compianto Giacinto Facchetti, che fu individuato come il solo conoscitore di determinati episodi.\r\n\r\nQualche episodio di sublime onestà:\r\n\r\n“Salvezza(A TAVOLINO) comprata nel 1922, dopo una retrocessione sul campo;\r\n\r\nNel 1922 l’Inter arriva ultima, meno punti di tutti, meno gol fatti e più gol subiti. A fine campionato si decide che invece di far salire le squadre che ne hanno diritto bisogna fare i play-out. Non basta. All’Inter viene data come avversario l’Alta Italia, squadra però già fallita da settimane, per cui vince gli scontri diretti a tavolino!”\r\n\r\n1961 SCARSA SPORTIVITA’\r\n\r\nNel 1961 l’Inter protesta perchè la partita Juve-Inter viene fatta ripetere anzichè essere assegnata all’Inter a tavolino per sfondamento delle recinzioni del pubblico che stava troppo stretto e si era portato a bordo campo. Quando viene disputato il recupero della partita (ultima di quel campionato) l’Inter aveva già perso lo scudetto in quanto era a 3 punti dalla Juve capolista (una vittoria valeva 2 punti). Allora molto sportivamente e con il solito seguito di lacrime, manda in campo la squadra primavera e perde 9-1!\r\n\r\nTentativo di rubare uno scudetto alterando le provette di urina del Bologna (nel 1964).\r\n\r\nErano gli anni in cui, secondo quanto riferiscono tutti gli addetti ai lavori dell’epoca, Angelo Moratti regalava orologi d’oro agli arbitri;\r\n\r\nDa un’intervista a Bulgarelli.\r\n\r\nBulgarelli, sono passati più di quarant’anni ma sembra che nel mondo del calcio non sia cambiato niente. Che cosa ricorda di quei giorni del 1964?\r\n\r\n“Alla vigilia dell’incontro di San Siro contro il Milan Fulvio Bernardini, il nostro allenatore, ci disse che se avessimo vinto sarebbe successo qualcosa di grave. Noi non capimmo a che cosa si riferisse e scoppiammo a ridere. Vincemmo 2-1, ma pochi giorni dopo Pavinato, Fogli, Tumburus, Perani e Pascutti furono trovati positivi al controllo antidoping relativo alla partita contro il Torino, che battemmo per 4-1. Una cosa ridicola, eravamo puliti, e le controanalisi lo dimostrarono. In tutti i campi d’Italia, però, ci chiamavano drogati. Se avessimo davvero assunto sostanze proibite, avremmo rischiato pesanti conseguenze dal punto di vista fisico”.\r\n\r\nPoi le manifestazioni di piazza in vostro favore, la riabilitazione e lo spareggio contro l’Inter. Quanto contribuì la reazione della città in vostro favore?\r\n\r\n“L’affetto della gente fu straordinario e ci diede una grande forza d’animo per andare avanti. L’atmosfera del giorno dello spareggio fu unica: non c’era la diretta televisiva, molti bolognesi si ritrovarono sui colli e la città era avvolta da uno strano silenzio. La paura era destinata a passare: vincemmo, e portammo a casa un meritatissimo scudetto. Fu molto importante anche l’appoggio della stampa (Il Resto del Carlino e Stadio, all’epoca stampato proprio a Bologna, si mobilitarono per una campagna in favore dei giocatori rossoblù, ndr): senza l’apporto di tanti bravi giornalisti forse il nostro caso non avrebbe avuto la stessa risonanza”.\r\n\r\n1966 ANGELO MORATTI IMBROGLIONE (tratto dal Times del 02/09/2006 – di Emilio Marrese da Repubblica.it) Angelo Moratti era un imbroglione e l’unica cosa buona che si possa dire di suo figlio Massimo è che s’è messo alle spalle le malefatte del padre (Io piuttosto direi che ne è stato degno erede). Questo è quanto incredibilmente sostenuto sabato dal londinese Times che ha ripreso – nella rubrica di Brian Glanville titolata sulla “storia gloriosa ma macchiata” dell’Inter – la confessione dell’arbitro ungherese Gyorgi Vadas su un tentativo di corruzione da parte di Moratti senior prima della semifinale di Coppa Campioni col Real Madrid del 20 aprile ’66: denaro, orologi d’oro ed elettrodomestici in cambio di rigori. Il quotidiano scrive che “le vittorie dell’Inter degli anni ’60 furono frutto di corruzione e imbrogli nei quali Angelo Moratti giocò un ruolo cruciale in un sistema messo in piedi da due uomini ora deceduti: Deszo Holti, faccendiere ungherese, e Italo Allodi”, definito “serpentine”. L’Inter, si sostiene, fece offerte per tre anni consecutivi agli arbitri delle semifinali e le prime due volte, nel ’64 e ’65, la cosa funzionò, ai danni di Borussia e Liverpool. La terza no, perché Vadas (le cui rivelazioni furono pubblicate nel libro di un giornalista ungherese), rifiutò una somma con cui avrebbe potuto comprarsi 5 Mercedes: 10 per un rigore all’ultimo minuto, addirittura 25 per un rigore ai supplementari. Il giorno della partita Vadas fu ospite di Moratti nella sua villa e ricevette un orologio d’oro. Moratti promise anche televisori ed elettrodomestici. Ma Vadas non aiutò i nerazzurri a rimontare lo 0-1 dell’andata, la gara finì 1-1 e fu la sua ultima apparizione internazionale. L’articolista del Times si chiede infine il perché di questo strano debole degli italiani per i “condottieri” alla Moratti. Una bella palata di fango su vivi e morti.\r\n\r\n1991 coppa uefa LADRATA (Tratto da “Indagine sul calcio” di O.Beha e A. De Caro)\r\n\r\nL’8 maggio del 1991 a San Siro si gioca l’andata della finale della coppa Uefa Inter-Roma. Partita strana: normale per tutto il primo tempo, in bianco; nel secondo l’arbitro russo con il cognome da medicinale, SPIRIN, decide di animare la partita e dà un rigore all’apparenza inventato che Matthaus realizza. Finirà due a zero. Negli spogliatoi il tecnico della Roma, Bianchi, e alcuni giocatori, a partire da Giannini, contestano la giustezza del rigore. Ma appunto, succede.Succede anche, però, che ormai 15 anni dopo, il figlio di Viola, Ettore, allora punto di riferimento per il club ad interim presieduto da sua madre, ci racconti una storia veramente interessante. «La finale con l’Inter? L’ho persa io. Mi proposero di comprare l’arbitro. Fu una mediatrice russa che lavorava in Italia e frequentava anche l’ambiente del calcio ad avvicinarmi per dirmi che Spirin era accomodabile: con 150.000 dollari si vinceva la partita. Io dissi no per due ragioni. La prima era legata all’illecito ovviamente, la seconda è che la Roma era già di fatto passata di mano. Avevamo concluso il passaggio di proprietà a Ciarrapico e francamente di rischiare io per regalare a lui la gioia di una coppa proprio non mi andava… Quello che non potevo immaginare e che invece poi mi è apparso chiaro è che qualcun altro accettò la proposta della mediatrice… Alla fine della partita ero nervosissimo. La squadra aveva giocato bene ma era stata punita da decisioni molto discutibili. Negli spogliatoi del Meazza incrociai proprio la mediatrice, bastò uno sguardo. Lei mi vide allargò leggermente spalle e braccia senza dire una parola. Un modo come un altro per farmi capire che qualcun altro aveva detto sì… e questo era il risultato.  Hai visto, potevi farlo tu… lessi nel suo sguardo. E così la Roma perse quella Coppa Uefa»  Ps: nei sedicesimi di finale di quell’anno l’Inter aveva perso con l’Aston Villa la partita di andata per 0-2. Nel ritorno di San Siro riuscì clamorosamente a ribaltare il risultato vincendo 3-0. Sapete chi era l’arbitro di quell’incontro: un certo SPIRIN.  Ps: Coppa Uefa 1992/93 Torino – IK Norkkoping 3-0, arbitro SPIRIN, c’erano e ci sono molte chiacchere in giro, alcune da autorevoli personaggi del panorama calcistico, che parlano di una proposta di mediazione da parte della FC Internazionale tra l’abitro Spirin e la Torino Calcio (ormai l’Inter e Spirin erano diventati una cosa sola).\r\n\r\n2000 GLI ELETTROSTIMOLATORI NERAZZURRI\r\n\r\nE’ l’anno dei “famosi” Rolex giallorossi regalati da Sensi agli arbitri. Platealmente scoperti questi sono costretti a restituire il gentile cadeau. Ma un arbitro più solerte degli altri restituisce anche un elettrostimolatore regalato dalla dirigenza interista, dichiarando di averlo ricevuto dall’Inter e come lui molti altri arbitri professionisti.\r\n\r\nPassaporto di Recoba falsificato.\r\n\r\nL’Inter schiera illegalmente, per ben un campionato e mezzo (1999/2000 e 2000/01), Alvaro Recoba come comunitario, sfruttando un passaporto italiano poi risultato completamente falso e mai emesso da nessuna Questura. Il passaporto falso di Recoba serviva per superare i limiti al numero degli extracomunitari. Moratti ha ottenuto da Guido Rossi (quello super partes) lo scudetto per un tributo all’onestà nerazzurra e “ha dimenticato” che il suo direttore generale Lele Oriali ed il suo pupillo Alvaro Recoba hanno da li a poco patteggiato una pena per aver falsificato il passaporto (Recoba non aveva antenati in Europa) e ricettato patente rubata (Ricettazione – quella di Recoba) e sono stati condannati a 6 mesi di carcere ciascuno (tramutata in pena pecuniaria di 21.420 euro). Moratti forse non ricorda che c’è un tetto all’ingaggio di extracomunitari e superare quel tetto significa voler imbrogliare chi, regolarmente, ne utilizza il numero consentito.\r\n\r\n Ps: Nel 2001 il St Etienne è retrocesso in B a causa della penalizzazione di 7 punti e della multa comminata per i passaporti falsi del brasiliano Alex e dell’ucraino Levitsky (ha impiegato 3 anni per risalire in Ligue 1)\r\n\r\n2001 Plusvalenze e bilanci taroccati, con buchi di milioni di euro, ma l’Inter comunque si iscrive ai campionati regolamente come se non fosse successo nulla, l’ Ischia nel ’97 in serie C1 per molto meno venne sbattuta in ECCELLENZA, ma vabbè l’ Ischia non conta nulla, l’Inter invece… di quella inchiesta non si hanno più notizie.\r\n\r\n IL 5 MAGGIO 2002\r\n\r\n–  Materazzi che, il 5 maggio 2002, chiede all’avversario in partita (la Lazio) di farli vincere (e dire che i laziali – a parte Poborsky – ci hanno pure provato…)\r\n\r\n– Peruzzi fa fare il gol a Vieri più finto della storia il 5 maggio dopo telefonata da sede Inter a Peruzzi il 4 maggio\r\n\r\n– Il 4 maggio Cragnotti rivela di esser stato contattato da Moratti in una intervista rilasciata: il 5 maggio andò così\r\n\r\n \r\n\r\nM.TRONCHETTI PROVERA E TELECOM\r\n\r\nDalle indagini condotte in questi ultimi anni emerge che nel 2002 M.Tronchetti Provera, maggiore azonista della società Telecom e importante azionista della società F.C. Internazionale, commissiona un sistema di spionaggio con utilità prettamente personali e/o private. Vittime di tale sistema sono calciatori, persone pubbliche e società come la F.C. Juventus. Dalle azioni condotte come ammesso dal capo della sicurezza Tavaroli si evincono azioni di spionaggio industriale di assoluta gravità nei confronti delle società citate. Lo stesso Moggi a seguito della apertura di farsopoli più volte ha confessato di sentirsi spiato e perseguitato nel suo lavoro, vedendosi per tale ragione, costretto ad usufruire di SIM ‘segrete’ (sim vizzere) consegnate ai suoi interlocutori appartenente all’ambiente del calcio.\r\n\r\nPoi, pensandoci un pò su, si nota che: Massimo Moratti è azionista Telecom, Marco Tronchetti Provera presidente Telecom e principale azionista Inter (attraverso il gruppo Pirelli), Guido Rossi diventa presidente dopo Tronchetti Provera dopo essere stato consigliere Inter, Carlo Buora è vice-presidente Telecom ed è anche vice-presidente Inter, ma a pensar male si fa peccato  Dirigenti interisti, nell’estate 2006 dichiarano di AVER FATTO PEDINARE DE SANTIS DA UN INVESTIGATORE PRIVATO, cosa hanno trovato? Lo hanno trovato che annullava un gol regolare di Trezeguet nella finale della Supercoppa Italiana. A tal proposito, da un articolo di Giuseppe D’Avanzo su Repubblica del 23 maggio 2006, si rimanda a Emanuele Cipriani – boss investigativo che, su input dell’Inter di Massimo Moratti e ordine di Marco Tronchetti Provera, raccoglie un dossier sull’arbitro romano e sua moglie, su Mariano Fabiani del Messina e Luigi Pavarese del Catanzaro. Successivamente (scandalo intercettazioni illegali Telecom) si viene a sapere che si spiavano anche Bobo Vieri (allora giocatore dell’Inter) e Fabio Capello (allenatore della Roma prima e della Juve poi) e che la società di Moratti ha pagato circa 20 milioni di euro alla società “Polis” per i vari pedinamenti.\r\n\r\n 2003 Kallon fermato per nandrolone\r\n\r\n(l’Inter dichiara che lo usava per i brufoli)\r\n\r\n2003 Pagamento fideiussione fuori tempo\r\n\r\nMa poi, di nascosto, fatta risultare “regolare” tramite atto doloso (l’Inter sarebbe stata cancellata dal campionato ed oggi non esisterebbe più.\r\n\r\n DECRETO SPALMADEBITI UTILIZZATO DA TUTTE LE SQUADRE (INTER IN PRIMIS) MENO CHE DALLA JUVENTUS (permette di pagare ratealmente senza interessi – le famose 2000 rate a interessi zero)così molte squadre hanno scampato la retrocessione\r\n\r\n 2004 ingaggio di Stankovic\r\n\r\nQuando era in precontratto con la Juve e per non finire in tribunale l’Inter decide di scambiare con la Juve Cannavaro per un terzo portiere\r\n\r\n2005 Fidejussioni false firmate da Facchetti per la Reggina\r\n\r\nIn una intervista del settimanale “OGGI” a Luciano Moggi: Ma è vero che esistono delle fideiussioni bancarie firmate da Facchetti per qualche società di calcio? Moggi: “L’ho scoperto leggendo una deposizione di Giuseppe Gazzoni Frascara, ex presidente del Bologna. Mi ha stupito molto. Gazzoni ha messo a verbale, davanti ai giudici, certe cose. Bisognerebbe chiederlo a lui, o a Facchetti o ai giudici. Certo è un bel mistero”.\r\n\r\n 2005 ESTATE D’AFFARI\r\n\r\nVendita fasulla dei diritti di sfruttamento del marchio Inter in modo da consentirle di truccare i bilanci per 158 milioni di Euro;  si ricorda che non avrebbe potuto partecipare al campionato 2005-06 (quello dello scudetto fittizio); ma Guido Rossi (toh, guarda chi c’è, sempre questo ex dirigente nerazzurro che assegna gli scudetti!) della COVISOC riammette l’Inter ed addirittura concede uno sconto (ricapitalizzazione di soli 40 milioni e non di 158, con decurtazione del 75% del malloppo)\r\n\r\n 2005 UN BEL SOSPETTO \r\n\r\n lo Spezia un anno fa apparteneva a Moratti; è stata venduta ad una società che appartiene ad una Fiduciaria parmense; nessuno conosce (chissà perché) il proprietario attuale di tale Fiduciaria parmense; se si tratta di Moratti o di un suo parente fino al quarto grado, è illecito (punibile con la revoca dello scudetto revocato ad altri e retrocessione).\r\n\r\n2006 Martins fermato dalla società stessa per ematocrito alto prima di Cagliari-Inter\r\n\r\n2006 DICHIARAZIONI DI WOME SULLE SOSTANZE ASSUNTE IN CASA INTER\r\n\r\n(dopo ritrattate perchè sicuramente false – garantisce Bellicapelli Mancini)\r\n\r\n 2006 FARSOPOLI\r\n\r\nLo scandalo farsopoli con l’ Inter in primo piano con le intercettazioni della TELECOM il cui propretario era Tronchetti Provera DIRIGENTE DELL’ INTER, in seguito un’ ex dirigente dell’ Inter Guido Rossi viene nominato presidente della FIGC e assegna lo scudetto a tavolino all’Inter, dopo un mese magicamente Guido Rossi si dimette ed entra a far parte della TELECOM, stranamente nelle intercetazzioni su farsopoli solo l’Inter non compare, sarà un caso??? Nello stesso scandalo si apprende che l’Inter ha fatto pedinare illegalmente l’ arbitro De Santis e alcuni suoi giocatori; Il resto lo trovate su questa pagina La verità su calciopoli con notizie sempre aggiornate a riguardo anche rispetto al presente documento. Di seguito sono riportati alcune pillole.\r\n\r\nSEQUESTRO DI PERSONA? NO! Quale sequestro, il commissario “davvero straordinario” Guido argonauta Rossi, già consigliere dell’Inter nel quinquennio 1995/1999, difensore dell’Inter (e di Milan e Juve) nel confonto sui diritti TV con la Fiorentina e il Consorzio Calcio Italia, dipendente Telecom in pensione (ora dinuovo a cavallo), ritiene di premiare chi si “era sempre comportato correttamente” e premia l’Inter!  A tal proposito è opportuno riportare una dichiarazione dell’argonauta.” Il fatto che io sia stato per un brevissimo periodo [cinque anni, ndr] nel CdA dell’Inter e che io sia amico personale di Massimo Moratti non c’entra niente. Moratti da quando ho assunto questo incarico, per la sua estrema delicatezza, non mi ha più neanche telefonato…” Ps: Nel corso dello scandalo cosiddetto “Moggiopoli”, giungono a Guido Rossi da tutt’italia segnalazioni su comportamenti illeciti tenuti da altre squadre (Inter, Milan, Roma, Lazio, Parma ecc.). L’argonauta decide di perseguire penalmente chi segnala tali comportamenti perchè “INTRALCIA IL LAVORO DELLA GIUSTIZIA!!!”\r\n

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  • Incontri, mai negati, di Facchetti con Nucini – l’arbitro ha dichiarato di essere molto amico di Facchetti e di aver pranzato spesso con lui, si lamentava col “brindellone” di ostacoli alla sua carriera e chiedeva raccomandazioni (complimenti, proprio un arbitro super partes, con lui le squadre che incontravano l’Inter erano sicuramente tutelate) – La Juventus per motivazioni simili ha avuto: retrocessione in B, meno 17 in classifica, revoca di 2 scudetti, mancata partecipazione per almeno 3 anni alla Champions, obbligo di fatto a vendere tutta la squadra titolare –
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  • Cene, mai negate, Facchetti-Bergamo a casa Bergamo, quando l’Inter andava a giocare in Toscana (addirittura Bergamo dichiara che Facchetti si fermava anche a dormire a casa sua, dove spesso parlavano delle griglie arbitrali) Riportiamo l’intervista a Bergamo nella trasmissione MATRIX di Enrico Mentana. Mentana domanda: “Signor Bergamo, in una telefonata con Moggi si parla di “una cena” con Giraudo a casa sua, Vorrei sapere oltre a loro ha invitato altri dirigenti a casa sua?” Bergamo risponde: “Certamente, venivano a casa mia molti dirigenti di società di calcio anche con le loro famiglie, in quanto legato da vecchie amicizie”Mentana: “Qual’era il dirigente che veniva più spesso a trovarla??”BERGAMO: “beh! per la verità, non posso nascondere che GIACINTO FACCHETTI e’ stato quello che più degli altri RICEVEVO IN CASA”! – La Juventus per motivazioni simili ha avuto: retrocessione in B, meno 17 in classifica, revoca di 2 scudetti, mancata partecipazione per almeno 3 anni alla Champions, obbligo di fatto a vendere tutta la squadra titolare –
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  • Telefonate, innegabili, Facchetti-Pairetto – In una di queste si parla a lungo di biglietti di partite dell’Inter da consegnare a Pairetto e pronti nella sede dell’Inter che passerà a ritirare un certo Santambrogio.  – La Juventus per motivazioni simili ha avuto: retrocessione in B, meno 17 in classifica, revoca di 2 scudetti, mancata partecipazione per almeno 3 anni alla Champions, obbligo di fatto a vendere tutta la squadra titolare –
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  • Telefonate, mai negate, Moratti-Fazi – La Juventus per motivazioni simili ha avuto: retrocessione in B, meno 17 in classifica, revoca di 2 scudetti, mancata partecipazione per almeno 3 anni alla Champions, obbligo di fatto a vendere tutta la squadra titolare –
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  • Telefonate Inter-Bergamo, nella trasmissione di Antenna3 del 11/09/2006 Bergamo dichiara di aver ricevuto telefonate dai dirigenti di tutte le squadre di A e si stupisce di come risultino intercettate solo le telefonate di Moggi – La Juventus per motivazioni simili ha avuto: retrocessione in B, meno 17 in classifica, revoca di 2 scudetti, mancata partecipazione per almeno 3 anni alla Champions, obbligo di fatto a vendere tutta la squadra titolare –
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  • Si annoverano anche telefonate che riguardano Facchetti con entrambi i designatori arbitrali in cui si esercitano pressioni per ottenere arbitri di gradimento nerazzurro e le modalità di come taroccare le griglie. E’ risaputo anche di interventi di Facchetti negli spogliatoi arbitri per cercare di influenzare l’andamento del match. Tutte queste cose la Juventus non le ha mai fatte.
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  • Dirigenti interisti, nell’estate 2006 dichiarano di AVER FATTO PEDINARE DE SANTIS DA UN INVESTIGATORE PRIVATO, cosa hanno trovato? Lo hanno trovato che annullava un gol regolare di Trezeguet nella finale della Supercoppa Italiana. A tal proposito, da un articolo di Giuseppe D’Avanzo su Repubblica del 23 maggio 2006, si rimanda a Emanuele Cipriani – boss investigativo che, su input dell’Inter di Massimo Moratti e ordine di Marco Tronchetti Provera, raccoglie un dossier sull’arbitro romano e sua moglie, su Mariano Fabiani del Messina e Luigi Pavarese del Catanzaro. Successivamente (scandalo intercettazioni illegali Telecom) si viene a sapere che si spiavano anche Bobo Vieri (allora giocatore dell’Inter) e Fabio Capello (allenatore della Roma prima e della Juve poi) e che la società di Moratti ha pagato circa 20 milioni di euro alla società “Polis” per i vari pedinamenti.
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\r\n CLAMOROSI AIUTI ARBITRALI\r\n\r\nDa Farsopoli ad oggi in quasi tutte le partite dell’ Inter ci sono clamorosi aiuti arbitrali, ora anche in Europa!\r\n\r\nTRASFERIMENTI ILLEGALI\r\n\r\nI trasferimenti di Milito e Thiago Motta (campionato 2009/2010) non sono validi e, codice alla mano, essendo il tesseramento di questi due giocatori irregolare, in ogni partita in cui anche solo uno dei due sia stato schierato (anche per pochi minuti) dovrebbe scattare la sconfitta a tavolino…\r\n\r\nL’articolo 10 comma 1 del Codice di giustizia sportiva recita: «Ai dirigenti federali, nonché ai dirigenti, ai tesserati delle società, ai soci e non soci di cui all’art. 1, comma 5 è fatto divieto di svolgere attività comunque attinenti al trasferimento, alla cessione di contratto o al tesseramento di calciatori e tecnici, salvo che avvengano nell’interesse della propria società. È fatto altresì divieto, nello svolgimento di tali attività, di avvalersi di soggetti non autorizzati e di avere comunque contatti con tesserati inibiti o squalificati. In questi casi gli atti, anche se conclusi, sono privi di effetto».\r\n\r\nSu stessa ammissione di Preziosi(interdetto dal calcio) i presidenti delle due squadre hanno trattato e concluso i due trasferimenti, violando apertamente le regole. Il campionato 2009/2010 non dovrebbe essere vinto dall’inter per nessun motivo. Non appena qualcuno ha cominciato a muovere le acque qualcuno ha provveduto a creare un caso sul trasferimento di Amauri poichè il padre procuratore risultava essere non del tutto conforme. Non è la stessa cosa che trattare con un interdetto, ma la cosa servì a pareggiare il buffetto dato all’inter di Moratti.\r\n\r\nChiudo poi con accenno sulla voglia di tifo “germanico” di Marco Travaglio, che non discuto, ne avrebbe senso in virtù della nostra bella democrazia; però l’Italia, per le sue connotazioni ed il suo cuore, merita la possibilità che le molte lobbyes negli hanno han soffocato, tra cui quella dei giornalisti.\r\nBasti pensare all’iter faticoso ed inconcludente che un giovane è costretto a  sobbarcarsi per accedere al mestiere di narratore di cronaca, e ciò per stessa ammissione degli interessati.\r\nAd ogni modo, non che in Germania se la siano passata sempre così liscia in materia di onestà e rettitudine; leggete, tra gli altri, questo articolo dell’Espresso riportato da Dagospia, per rendervi conto che gli interessi sanno essere ammalianti a qualsiasi latitudine.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nMa è evidente che la propaganda, come in premessa, a volte tende ad aver la meglio sull’informazione.\r\n\r\nMa preparatevi alla prossima di propaganda… perchè Bravo (giocatore ex Parma) dopo neanche 15 anni, ha solertemente pensato di confessare una pseudo combine in un Juve-Parma del 1997! Verrebbe da chiedergli… e te ne ricordi adesso? Ma aspettiamo anche di conoscere gli autori della combine, sapendo di conoscerne già i nomi, vista la poca fantasia dei soliti propagandisti.\r\n\r\nSolo un lettore affamato di verità e intellettualmente integro sa andare oltre, senza mai fermarsi dinanzi al proselitismo di parte, persino se quella parte è la sua.