Buffon 6: a dire il vero non viene impegnato chissà quanto, ma nelle uniche due occasioni in cui viene chiamato in causa se la cava egregiamente. Un’uscita tmpestiva e una buona parata su Hernandes. Bene così.\r\n\r\nMotta 3: il ragazzo non solo non merita la Juventus, non merita proprio la categoria. Di giocatori come lui se ne trovano a bizzeffe nei campetti di periferia. Non sa difendere, non sa attaccare, non sa passare il pallone. Cosa sa fare per meritare di giocare a calcio, in\r\nSerie A e nella Juventus?\r\n\r\nSalihamidzic 5,5 (dal 26° s.t.): entra e viene ammonito dopo 20 secondi per un fallo che abbiamo visto comettere ai laziali più volte nello stesso match, senza mai essere sanzionato con il giallo. Nei primi minuti è impacciato, e ne ha ben donde non giocando da parecchio tempo. Mette l’esperienza al servizio nelle chiusure e sbroglia di testa due mischie pericolose. Pratico ma arruginito.\r\n\r\n Barzagli 7: sempre attento e tempestivo nelle chiusure. In questo finale di stagione si sta rivelando in assoluto il difensore più affidabile della Juventus. Innesto azzeccato.\r\n\r\n Chiellini 6: rientra dopo diverse settimane di stop, ma la forza fisica è quella di sempre. Qualche sbavatura, ma tutto sommato una prestazion incoraggiante viste quelle degli ultimi tempi.\r\n\r\nGrosso 6: non ha più il passo di un tempo, ma l’epserienza lo aiuta a sopperire. si propone praticamente… mai. Ma se il tecnico ti chide di giocare 90 minuti nella tua area… Se la cava abbastanza bene in copertura.\r\n\r\nKrasic 5: pare che negli ultimi tempi oltre ad abbassare la testa e ad andare a sbattere, corpo e pallone, contro il difensore avversario, non sappia fare altro. Nedved era un’altra cosa. Bonini anche. Trovate presto un altro biondo ex cui paragonarlo, ma non nominate più certa gente. Grazie.\r\n\r\nAquilani 6: sbaglia e risbaglia in alcune situazioni apparentmente facili per uno della sua classe (almeno così dicono). Ha il merito di dannarsi nelal fase difensiva come gli chiede il mister. Partita da sufficienza.\r\n\r\nMelo 7: tanta determinazione, in un paio di occasioni poca lucidità. Rimane comunque a lottare fino alla fine con foga agonistica e voglia di vincere. Vuole fortemente i tre punti a differenza di molti dei suoi compagni.\r\n\r\nPepe 6,5: sempre generoso, spesso arruffone, ma ultimamente è maledettamente utile. Il gol di opportunismo è giusto premio per un calciatore che non può fare della tecnica la sua arma migliore ma cerca di sopperire con la forza di volontà.\r\n\r\nDel piero 5,5: il capitano non ha gamba e si vede. Spesso impacciato, paga comunque il fatto di dover partire da lontano e il dover coprire circa 70 metri di campo. Alex ormai è utile soprattutto negli ultimi 20 metri, fargli rincorrere i centrocampisti avversari serve solo a fargli perdere lucidità in fase di avanzamento della squadra.\r\n\r\nMatri 5,5: viene francobollato da Biava, ma la squadra non lo mette di certo in condizione di rendere al meglio. Ci prova fin quando ne ha, ma oggettivamente visto com’era stata preparata la gara da Del Neri poteva fare veramente poco.\r\n\r\nToni (dal 26° s.t.): s.v.\r\n\r\nBonucci (dal 48° s.t.): s.v.\r\n\r\nDel Neri 0,5: il mezzo voto è per i tre punti.Che non sono di certo merito suo, ma visto che si trovava lì in panca… “Il tempo mi dà ragione”, “Avevamo tanti infortunati (Iaquinta, Martinez e De Ceglie ndr.)”. Le solite scuse, patetiche ormai. Rimpiangere l’assenza di certa gente che non ha mai inciso durante la stagione fa davvero cadere le braccia. Con la Lazio è un’altra finale e come tutte le finali che si rispettino tu le giochi per… pareggiare. Tutti  dietro la palla, Del Piero davanti l’area e via a rinviare in tribuna o verso la bandierina avversaria tutti gli attacchi della Lazio, l’unica delle due squadre che prova a fare la partita. La vittoria alla fine non fa altro che aumentare il rammarico per una stagione nella quale si sono gettate alle ortiche partite già vinte contro le piccole (a rosa completa) e poi si è andato a vincere fuori casa (vedi Milan, Roma… ) con 10-12 indisponibili. Una serie A mediocre, nella quale anche questa Juve piccola piccola poteva comunque arrivare tra le prime quattro. Dal punto di vista tecnico/tattico, a mia memoria, il punto più basso della storia recente bianconera. Ridateci Rino Marchesi.\r\n\r\nArbitro, Mazzoleni 5: due pesi e due misure nell’elargizione dei cartellini (vedi Brocchi che commette ripetuti falli, uno da dietro a forbice, ma esce dal campo immacolato), non vede una vistosissima trattenuta nei confronti di Felipe Melo: rigore solare, ma Mazzoleni dà punizione contro il brasiliano. Dopo due minuti non concede il rigore neanche ai laziali: Floccari toccato leggermente sul tallone da Chiellini trascina i pidi quasi fosse stato colpito da una pistolettata. Decisamente più rigore quello su Melo.