La grande muraglia

Le remuntada (forse) la fate l’anno prossimo, com’era la favola di Luis Enrique? Un gol lo fa il Barcellona, uno il Camp Nou e uno? Ah sì, mia nonna…

Intanto vorrei cominciare dicendo che è stata eliminata una delle squadre piu’ forti e piu’ scorrette di sempre. La Juventus ha fatto una grande impresa e forse oggi è diventata una squadra veramente matura anche in Europa. Non dico grande anche qui, perché per esser veramente grandi bisogna iniziare ad alzare nuovamente questa Coppa non dico spesso, ma almeno qualche volta. La Juventus ha fatto un’impresa e disputato due partite maiuscole. Contro l’attacco atomico del Barca che vantava numeri straordinari, 21 gol in casa in questa Champions, 15 vittorie in casa in coppa sempre e in gol con Luis Enrique con 50 gol fatti, la Juventus in due partite non ha subito un solo gol. Devo dire che complice l’apprensione messa a loro dalla nostra difesa, Buffon nelle due partite non ha dovuto fare nemmeno lavori particolarmente straordinari. Una sola parata difficile a Barcellona e un paio a Torino. Di contro noi abbiamo segnato 3 gol in casa nostra, anzi 4 se non avessero annullato un gol buono a Cuadrado.

La partita del ritorno è stata amministrata dalla squadra in modo veramente eccellente. Per tutto il primo tempo abbiamo controbattuto colpo su colpo tanto che Higuain ha avuto anche le palle buone per segnare, così come Cuadrado. Nel secondo tempo piu’ loro diventavano irruenti e nervosi quasi nevrastenici, piu’ noi cercavamo di rallentare il ritmo e amministrare e di conseguenza i contropiedi si sono avuti solo nel finale, tuttavia la Juventus non ha rischiato moltissimo. Messi è stato sistematicamente tenuto lontano dall’area di rigore mentre a Suarez e Neymar si è cercato di metter il guinzaglio come meglio si poteva. D’altronde abbiamo difeso con due esterni brasiliani che notoriamente sono piu’ votati all’attacco che alla difesa e cio’ nonostante l’ottima velocità nel breve sia di Dani Alves che di Alex Sandro ha dato modo di contenere bene gli attaccanti esterni loro.

La pressione del Barca è stata costante, ma alla fine mi pare che sia stata oltremodo sterile con 18 tiri verso la porta di cui 17 fuori dallo specchio. La partita credo sia stata piu’ di sofferenza per noi che guardavamo con un occhio al campo e con l’altro al cronometro, piuttosto che per i giocatori. Va da sé che prima segnavano in gol e più si sarebbero potute alimentare le loro speranze. I nostri li visti tutti molto molto determinati e concentrati e per nulla spaventati da loro. Spiace che già dal 20mo del primo tempo quando i nostri avversari hanno visto che non c’era trippa per gatti e che con noi sarebbe stata un’altra storia rispetto al PSG, si siano messi a protestare e simulare all’impazzata. Spiace che non abbiano fermato il gioco con Manzo infortunato a terra e che non abbiano poi restituito la palla messa fuori da Dybala. Spiace perché hanno fatto una figura di cacca in mondo visione e tutti si sono accorti di quanto questi del Barcellona siano scorretti. L’arbitro è stato bravo a non farsi sopraffare, pero’ a termini di regolamento doveva buttare fuori Neymar che fa il cacchio che vuole così come doveva ammonire Busquets, Suarez, Rakitic, Piquè. Alla fine Neymar è uscito piangendo, lo avrei preso a calci nel sedere. Una bruttissima persona. Lui, Suarez, Piquè, Busquets davvero un esempio negativo per tutto il calcio mondiale. Le loro sceneggiate andrebbero fermate, non dimenticate. Per fortuna questa sera ci abbiamo pensato noi. Quando si vince molto bisognerebbe esser più signori anche nella sconfitta. In questo si è distinto solo Luis Enrique che ci ha dato i giusti meriti in conferenza stampa sul comportamento del resto del Barcellona meglio stendere un velo pietoso.

Per concludere la Juve è forte e lo sta diventando sempre di più, ora abbiamo 3 squadre secondo me alla portata: Monaco, Atletico e Real. Dobbiamo provarci. Se facciamo 3 partite uguali a queste che abbiamo fatto col Barca ce la possiamo fare, ma piedi per terra, lo sappiamo tutti quanto è stronza questa Coppa.