La federazione non restituirà gli scudetti alla Juventus: ecco i retroscena

Nei giorni scorsi Luciano Moggi, ex direttore sportivo della Juventus, ha “invitato” Andrea Agnelli a rassegnarsi in merito alla richiesta di restituzione degli scudetti 28 e 29. L’esternazioen di Luciano Moggi ha un suo forte fondamento e il perché sta in un’indiscrezione raccolta dalla redazione di Juvemania.it. La federazione italiana, nei prossimi giorni deciderà in merito alla sottrazione dello “scudetto di cartone”: si tratterà di un atto dovuto e avverrà per questioni di “opportunità”. Essendo anche l’Inter coinvolta in Calciopoli, assegnarle lo scudeetto è stato un errore, dirà la federazione. Ma si tratterà di un discorso a sè.\r\nLa restituzione dei tricolori ai legittimi proprietari, infatti, così come eventuali richieste di risarcimento da parte degli imputati, in caso di assoluzione a Napoli, verranno respinte per un disegno ben preciso. Niente articolo 39 e riaperture dei processi sportivi, la federazione avrebbe già, secondo le nostre fonti, definito le linee guida di comportamento. Il processo di Calciopoli, infatti, sarà equiparato a quello relativo al calcio scommesse di alcuni decenni fa: anche in quel caso, infatti, a seguito delle condanne sportive ci fu un processo penale che scagionò parecchi degli imputati, ma dal punto di vista sportivo non ci fu in seguito alcuna rivisitazione o risarcimento.\r\nIl precedente (infelice a nostro avviso), dunque, sarà utilizzato per rivendicare ancora una volta l’indipendenza del calcio da qualsiasi altro tipo di giustizia e per affermare il convincimento che mai alcun tribunale potra stravolgere una sentenza, seppur chiaramente manipolata o farlocca, della giustizia sportiva.