Juventus: servono i cambi per Camoranesi e Giovinco. Intanto il nuovo stadio sarà Eco-compatibile

Alessio SeccoLa scelta tattica di Ferrara di puntare tutto sul 4-2-3-1 potrebbe condizionare anche le future mosse di mercato della Juventus. I quattro attaccanti al momento a disposizione sono addirittura troppi per la nuova formula di gioco, mentre mancano alternative sugli esterni offensivi.\r\nCamoranesi sta stupendo sulla fascia destra, ma ha da poco compiuto 33anni e non può garantire in futuro 50 partite a stagione. Sull’altro lato Giovinco si trova piuttosto a suo agio, anche se in un ruolo non propriamente adatto. Se il tecnico juventino deciderà di optare definitivamente per questo tipo di schieramento (cosa tutta da vedere) allora saranno necessari rinforzi in avanti.\r\nCome si legge oggi su ‘Tuttosport’ sono tanti i nomi nel mirino: si va dai costosissimi Ribery e Aguero, al più abbordabile Giuseppe Rossi fino ad una vecchia fiamma come David Silva del Valencia. Senza dimenticare un certo Goran Pandev, che però sembra destinato a vestire la maglia dell’Inter il prossimo gennaio.\r\nSecco e Blanc si stanno muovendo in tal senso, con l’obiettivo di allestire una rosa sempre più all’altezza. Ieri il neopresidente bianconero ha fatto visita al cantieri del nuovo stadio per capire a che punto sono i lavori. Cento operai, oltre a una trentina di tecnici, si impegnano quotidianamente alla realizzazione dell’opera, ma il numero tenderà a salire fino a raggiungere un massimo di 400 persone. In estate, poi, per sfruttare le ore di luce saranno predi­sposti doppi turni. E si la­vora anche mezza giornata il sabato per rispettare la tempistica: l’impianto dovrà essere consegnato alla Ju­ventus nel giugno 2011 per l’inaugurazione di luglio.\r\nDal sopralluogo è emersa un’altra caratteristica assolutamente d’avanguardia: sarà il primo stadio eco-compatibile al mondo. Tutto il materiale frutto della demolizione del vecchio Delle Alpi, infatti, è stato separato per tipologia, fuso e riutilizzato. Un ri­sparmio di denaro, di tempo e la dimostrazione che si può salvaguardare l’am­biente.\r\n(Credits: Goal.com)