Juventus: semestre in rosso di 6,7 milioni

Juventus, rosso in bilancio per cercare di conquistare l’Europa. Andrea Agnelli iniziò il suo cammino di presidente della società Juventus nell’Aprile 2010 trovando un bilancio positivo di oltre 6 milioni di Euro. Risparmi, questi, dovuti ai “non acquisti” di quel periodo, con la parola data ai giovani e dilettanti, cercando di fare bene in un campionato professionistico con formazioni come Roma, Milan e Inter, davvero molto forti e piene di campioni. Si tornava dal periodo nero della Serie B e i risultati non arrivavano, anzi, la Juventus, la “Vecchia Signora” era ormai in “pensione” diventando così una “provincialotta” qualsiasi.\r\n\r\nCon l’arrivo del nuovo presidente, si pensò da subito a far tornare grande una squadra ormai piccola. Si costruì in Italia, il primo “stadio di proprietà”, lo “Juventus Stadium”. Struttura a dir poco mozzafiato con centri commerciali, Juventus store e molto altro ancora, una struttura anche e soprattutto per le famiglie. Con lo stadio nuovo, bisognava dare “nomi” importanti ai tifosi. In arrivo allora Pirlo, Lichsteiner e Conte come allenatore. Questi i 3 nomi che conquistarono il cuore dei bianconeri. I risultati arrivano dalla prima giornata di campionato, la Juve vince e convince. Si vinceranno 3 scudetti consecutivi, con un mercato, di anno in anno, ricco di nomi importanti. L’Europa però rimane un tabù e tutto questo porterà al bilancio in rosso di ben 160 milioni di Euro.\r\n\r\nDa Repubblica.it si legge:\r\n\r\nDall’inizio della sua presidenza (aprile 2010) Agnelli ha già collezionato 159,6 milioni di perdite a cui si aggiungeranno quelle di quest’anno. I debiti sono andati di pari passo. A marzo 2014 la posizione finanziaria netta era negativa per 198,9 milioni in aumento di 38,6 milioni di euro rispetto ai 160 milioni di inizio stagione.\r\n\r\nCifre da capogiro, come le vittorie che la Juve ha collezionato, come gli scudetti conquistati consecutivamente, come i goal segnati, come gli spettatori registrati. Tutto ha un prezzo e sicuramente nel calcio, il conto è molto salato se si vuole competere su tutti i fronti. Serviranno altri nomi per poter essere ripagati economicamente e moralmente. Non è tempo di fare calcoli. Serve la Champions. E’ tempo di riprendersi l’Europa.\r\n\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”80354″]