Juventus – Palermo 3-0, Pepe: “siamo stati perfetti: avanti così”

Simone Pepe corre e segna che è un piacere. Sembra che stia facendo a gara con Marchisio a suon di gol: «Speriamo che duri parecchio questa gara – dice ai microfoni di Sky Sport – Potessimo fare venti gol a testa!». La Juve non ha perso il ritmo dopo questa lunga sosta: «Forse il dubbio ce l’avevano fuori perché noi siamo convinti di quello che possiamo dare, il mister non molla una virgola e questa è la dimostrazione che la squadra è sempre convinta di fare il risultato, e questo è importante». Non c’è il rischio che ci si stanchi di più se Conte punta sempre sugli stessi? «Per adesso no, visto come corriamo. Abbiamo molti giocatori importanti, ma in campo ce ne vanno undici. Non è un problema di adesso. Il calcio è undici contro undici, non possiamo essere di più a giocare».\r\nIn estate Pepe sembrava vicino allo Zenit poi… «Conte mi ha chiamato il 27 agosto e mi ha detto: “Chiudiamo questa telenovela. Tu resti qui e non ti muovi, fine del discorso. Puoi uscire dallo spogliatoio”». Tu avresti lasciato la Juventus? «No, non avrei lasciato la Juventus. Ero lì che aspettavo e ascoltavo quando si parlava. Visto che, secondo i giornali, non ero preso in considerazione da nessuno… Poi, Marotta, Paratici mi avevano detto che non mi sarei mai mosso da Torino. Ma il passo più importante l’ha fatto il mister nei miei confronti».\r\n\r\nSCUDETTO – E ora? Cosa manca alla Juve per essere la più forte? «Ce lo dirà solo il tempo, se ci sarà la continuità. Adesso è dura trovare qualcosa che non va perché questa è una squadra che gioca bene al calcio, che fa possesso palla e quando ti può far male, fa male. Ma il campionato è lungo, bisogna continuare a giocare a questi livelli».\r\n\r\nCredits: Tuttosport\r\nFracassi Enrico