Juventus-Lecce 4-0: tabellino, commento, highlights e interviste

JUVENTUS: Storari, Grygera, Bonucci, Chiellini, De Ceglie, Krasic, Melo (18’st Sissoko), Aquilani (31’st Pepe), Marchisio, Quagliarella (32’st Del Piero), Amauri. All. Del Neri. A disposizione: Manninger, Motta, Legrottaglie, Martinez, Pepe, Sissoko, Del Piero.\r\n\r\nLECCE: Rosati, Rispoli, Ferrario, Fabiano, Mesbah, Giacomazzi, Jeda (1’st Vives), Grossmuller, Piatti (10’st Munari), Olivera (1’st Ofere), Corvia. All. De Canio. A disposizione: Benassi, Gustavo, Brivio, Ofere, Munari, Di Michele, Vives.\r\nARBITRO: Gava\r\nRETI: 17’pt Aquilani, 34’st Felipe Melo (rig.), 44’pt Quagliarella, 37’st Del Piero\r\nAMMONITI: 17’pt Mesbah, 25’pt Olivera, 45’pt Fabiano, 13’st Ferrario, 46’st Grossmuller\r\n

\r\n\r\nIL COMMENTO DI FRANCESCO FEDERICO PAGANI\r\nDelneri era stato chiaro: “Aquilani ci sarà”. Nessun dubbio per l’allenatore friulano, decisissimo a schierare l’ex centrocampista della Roma non solo per via dell’impossibilità di fare altrettanto in Europa League quanto perché in rosa non vi è un altro centrale capace di apportare qualità alla manovra quanto lui. E Alberto ringrazia, fa la riverenza e si sdebita. Tredici minuti ad ascoltare il tic tac dell’orologio. Poi il goal. Che firma con uno dei suoi pezzi forti, una conclusione dalla lunga distanza con la quale buca il malcapitato Rosati, costretto a recuperare palla dal fondo della rete in ben quattro occasioni oggi. Ma non è il solo Aquilani a brillare. Un po’ tutta la Juve, infatti, disputa una prestazione d’alto livello. Basti prendere come esempio Felipe Melo, schifato dai più fino ad un mesetto fa, sommerso dagli applausi al momento della sua uscita del campo oggi. A voler fare i pignoli, comunque, una nota stonata la possiamo trovare: l’incapacità di Amauri di andare in rete. Non a caso la punta italobrasiliana è ancora a secco in campionato. Si batte su ogni pallone, lavora benissimo di sponda, crea spazi. Ma non finalizza, e per una prima punta questa è una pecca piuttosto grave. Al di là di ciò, comunque, altra buona prestazione della Juventus, che dopo le belle prove contro City ed Inter passeggia sul modesto Lecce mettendo in mostra una difesa sempre più solida abbinata alla sempre maggiore puntualità sotto porta messa in mostra già da inizio stagione.\r\n\r\nINTERVISTE\r\n\r\nALESSANDRO DEL PIERO\r\n\r\n

\r\n\r\nGIGI DEL NERI\r\n“C’è stata una crescita generale, i ragazzi stanno dando il meglio di sé. Il clima è sereno e c’è voglia di fare bene. Melo trasformato rispetto all’anno scorso? Secondo me lui era già così. Ci sono annate che non nascono bene e tutti vanno incontro a prestazioni non all’altezza. Io sapevo che aveva queste qualità. Krasic? È entrato nei meccanismi, noi gli diamo una mano perché si esprima al massimo. Ha una grande aggressività nell’uno contro uno e palla al piede. Se può diventare leader? La sua è una componente importante della squadra, ha ottime caratteristiche, ma ci sono tanti leader in un gruppo. Noi cerchiamo di metterlo nelle condizioni di potersi esprimere bene e lui sta facendo cose importanti non solo per sé, ma anche per i compagni. Aquilani lo conoscevo da giovane, è maturato dal punto di vista tattico. Vicino alla sua, c’è stata una crescita importante da parte di tutti. Non dimentichiamo che il Lecce veniva da un pareggio a Palermo e una vittoria in casa con il Catania, concedere un’occasione ci sta, saremmo utopistici e presuntuosi a pensare di non sbagliare mai, comunque su questa occasione concessa ci lavoreremo”. \r\n\r\n

\r\n\r\n\r\nALBERTO AQUILANI\r\n”Non sono un regista, ma un giocatore che ha caratteristiche diverse dai miei compagni. Il mister mi chiede di metterle a disposizione della squadra e sono ben lieto di farlo. Non dobbiamo fare altro che rimanere il più a lungo possibile nei piani alti della classifica, senza esaltarci, ma cercando di migliorare partita dopo partita. La Nazionale? Ci penso certo e spero di raggiungerla, ma per riuscirci dovrò continuare a fare bene con la Juventus. Ho perso l’azzurro per via di un infortunio e ora devo giocare bene e con continuità per riconquistarlo”.\r\n\r\nFELIPE MELO\r\n“Dopo le partite contro Manchester e Inter era importante fare una buona gara oggi. Lo scorso anno giocavamo ottime gare e poi facevamo brutte figure contro le squadre meno blasonate. Oggi invece abbiamo dimostrato di essere in grande crescita. Anche nella Fiorentina, quando non c’era Mutu, tiravo io i rigori. Oggi non c’era Del Piero e allora ho provato. Il cucchiaio? Beh, mio padre è arrivato ieri dal Brasile e glielo avevo detto: “Se c’è un rigore, lo tiro e faccio il cucchiaio”…. La nazionale? Quando arriverà il momento ne sarò felicissimo, ma ora devo solo pensare a fare bene con la Juve. Siamo un’ottima squadra, l’intesa con i compagni è ottima, sia con Aquilani che con Marchisio e Sissoko. Krasic? Uno dei più forti con cui abbia mai giocato”.\r\n\r\nFABIO QUAGLIARELLA\r\n“Il gol? È vero, potevo anche intervenire di piede, ma l’istinto mi ha detto di farlo di testa, l’importante è che la palla sia entrata. Quest’anno ho il vantaggio di giocare in una grande squadra come la Juve in cui hai più occasioni per fare gol perché si verticalizza di più, chiaro che devi essere bravo e lucido a buttarla dentro. A quanti gol voglio arrivare? Non mi sono mai posto un obiettivo. Questa vittoria è un messaggio a noi stessi per acquistare più consapevolezza nei nostri mezzi. Dopo Manchester e Inter c’è stata un’iniezione di fiducia, partita dopo partita stiamo crescendo, speriamo di toglierci belle soddisfazioni. I prossimi impegni? Se giochiamo da squadra vera possiamo mettere in difficoltà chiunque”.\r\n\r\n

MILOS KRASIC\r\n“Sono appena al 60% della condizione, perché non ho effettuato la preparazione estiva. Anzi, la sto effettuando adesso, lavorando duro in settimana. Appena mi sarò messo in pari con i compagni, vedrete il vero Krasic”.