Juventus: la tranquillità e la solidità del 3-5-2

La Juventus di Massimiliano Allegri ha deciso di tornare stabilmente al 3-5-2 e i risultati stanno dando ragione ai senatori dello spogliatoio

La Juventus di Massimiliano Allegri ha deciso di tornare stabilmente al 3-5-2, il modulo che tanto bene ha portato con Antonio Conte prima, con lo stesso tecnico toscano poi. Allegri ha provato a cambiare strategia, ma il risultato della prima parte della stagione è stata solo un gran confusione. La Juve ha provato il 4-3-3, il 4-4-2 e il 4-3-1-2, ma senza il trequartista tanto agognato dall’ex tecnico del Milan, c’è stato poco da fare. Ecco perché, dopo una consultazione all’interno dello spogliatoio, si è deciso di tornare stabilmente al 3-5-2.\r\n\r\nUna scelta, dunque, frutto delle incertezze del mercato estivo, ma anche delle convinzioni del gruppo storico dello spogliatoio bianconero. I ‘senatori’ si sentono più tranquilli con questo schieramento che sulla carta è sostanzialmente più prudente, visto che ci si difende in 5. Nelle ultime sette partite, quando il vecchio schema è stato adottato maggiormente, la Juventus ha subito solo tre reti, mentre ad inizio campionato il passivo faceva pensare ad una stagione tutt’altro che esaltante. È pur vero che con il 3-5-2 la squadra si appiattisce un po’ e crea meno occasioni da gol: se non hai i vari Pirlo e Tevez che ti inventano qualcosa, sbloccando il risultato e facendo così ‘aprire’ la partita, è più dura. Eppure, sia contro il Milan, sia contro il Manchester City e infine contro il Palermo, Allegri ei suoi hanno trovato il bandolo della matassa.\r\n

Juventus: il 3-5-2 e gli interpreti

\r\nMerito, indubbiamente, anche dell’allenatore, che ha saputo comunque rendere il modulo camaleontico e cambiarlo o meglio ancora plasmarlo nel corso della partita. Certo, la scelta di tornare al 3-5-2 pone degli interrogativi dal punto di vista degli interpreti, poiché la partita del Barbera ha ad esempio confermato che Cuadrado non può giocare nel ruolo che calza a pennello su Lichtsteiner. Il colombiano è frenato in fase offensiva, sapendo di dover già rientrare coprendo tutta la fascia. A sinistra, invece, se l’è cavata bene a Palermo Patrice Evra, con la corsia completamente libera, ma il francese sembra avere meno per questo tipo di ruolo rispetto ad Alex Sandro. In avanti, invece, spazio alla libera interpretazione degli interpreti, con Mandzukic che sembra godere di rinnovato vigore grazie a qualche cross che finalmente comincia ad arrivare…\r\n\r\nFoto: fb.com/juventus