John ElkannLa gente bianconera si chiede perché la dirigenza continui a prorogare la fiducia a Ferrara, ma ancora di più si interroga sul silenzio della proprietà. John Elkann è in contatto telefonico con la sua nuova triade, però una presa di posizione ufficiale non c’è; di più non fa, oltre non dice. La squadra si dibatte nella più grave crisi sportiva degli ultimi vent’anni, non sembra esserci una via d’uscita, nemmeno una strategia chiara, eppure l’Ingegnere tace. In estate ha avallato il progetto sportivo nel nome di Ferrara, adesso a rigore la sua posizione è chiara: la scelta sull’allenatore è una questione essenzialmente tecnica, dunque di pertinenza dei tecnici che amministrano la Juve. John ritiene che la squadra, in virtù degli imponenti investimenti estivi, abbia un gran potenziale. Lo disse già in occasione del cda che di fatto decise la nomina a presidente di Blanc, dopo la sconfitta di palermo: c’è tanto potenziale, ed è quello che va espresso. Poi il 17 /12, dopo bari e prima del tonfo interno col Catania, la visita a Vinovo col cugino Andrea, per rammentare a tutti che la juve ha programmi ambiziosi Il rientro nei ranghi di Bettega, oltre a restituire una componente di juventinità perduta dopo il siluramento di Cobolli, ha elevato il grado di competenza calcistica, invero deficitario, dell’attuale management. Se la vedano loro, questo pensa l’ingegnere.\r\nChe è un atto di fiducia nei suoi uomini, ma anche un modo per sottoporre a valutazione il loro operato.\r\nAl tirar delle somme non solo Ferrara, potrebbe essere chiamato a rendere conto .\r\n\r\nCredits: Telelombardia\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it