Juventus: Giovinco ha fallito, a fine anno addio per sempre, si stringe per Llorente

I conti si fanno sempre alla fine, ma se il buongiorno si vede dal mattino… Sebastian Giovinco ha sin qui messo a segno (giocando sempre da punta e privo di compiti di ripiego, come chiesto dal suo procuratore prima del ritorno a Torino) tre reti tutte ininfluenti: due contro l’Udinese in 10 e una contro la Roma. Troppo poco per colui il quale nelle intenzioni della Juventus avrebbe dovuto sostituire un certo Alex Del Piero, colui il quale “con la sua presenza ingombrante gli impediva di crescere e affermarsi”. Una storia vecchia, che in passato si è sentita portare in auge per altri presunti top player che si sono avvicendati a Torino: un certo Miccoli, Palladino, Bojinov e  addirittura Martinez. Un Del Piero mangia campionissimi, dunque, che pare che anche dall’Australia continui a fare ombra a chi ne ha preso il posto.\r\n\r\nUn investimento importante quello fatto da Marotta per Giovinco, con la benedizione di Conte: 11 milioni per la metà del cartellino, ma finora quello che era visto come il possibile “uomo della provvidenza” tecnicamente e tatticamente ha aggiunto alla formazione dello scorso anno un valore pari a zero. Anzi, qualcosa ha tolto perché l’impressione è che il ragazzo abbia sin qui giocato di più del meritato: per giustificare l’investimento, per non perderlo psicologicamente, d’accordo, ma alla fine ne perde il collettivo. Il fisico lo penalizza non c’è che dire, anche se la robustezza sin qui acquisita ci fa chiedere come mai uno come Giaccherini, che fisicamente è identico se non più leggero della ‘Formica Atomica’, riesca a reggere meglio gli urti… Si dice sempre che Giovinco sia forte negli spazi stretti, eppure è proprio lì che sta avendo le maggiori difficoltà: basta una spallatina e lo fanno volare via, con gli arbitri che 9 volte su 10 non fischiano.\r\n\r\nOra tocca a Conte e a Marotta decidere: continuare ad insistere su questo tasto o cercare di correre ai ripari al più presto per poi dire addio per sempre alla ‘Formica Atomica’ a giugno. L’obiettivo nell’immediato è quello di recuperare psicologicamente Alessandro Matri, uno che di gol ne ha sempre fatti, ma che forse causa i compiti di ripiego chiestigli arriva spesso davanti la porta sfiancato. A gennaio, poi, si punterà tutto su Fernando Llorente: si cercherà di convincere l’Athletic Bilbao a incassare 10 milioni piuttosto che perderlo gratis a giugno. Ma c’è forte la concorrenza di Arsenal e altre inglesi. Difficile arrivare a Huntelaar, più probabile per giugno, quando si svincolerà a parametro zero. In partenza, oltre all’indesiderato Iaquinta, potrebbe esserci proprio Matri o Quagliarella.