Juventus campione d’Italia 2015-2016: tutte le interviste

Juventus campione d’Italia 2015-2016, le interviste ai protagonisti: dall’allenatore al dg Marotta, passando per capitan Buffon e i calciatori

Juventus campione d’Italia 2015-2016, le interviste. Massimiliano Allegri non può che essere raggiante: a Vinovo è festa per il quinto scudetto consecutivo e il merito ma soprattutto all’allenatore, che è riuscito a tenere unito il gruppo anche dopo l’inizio di stagione disastroso. “A ottobre eravamo dodicesimi – dichiara a Premium Sport – , fuori da tutto, sembrava che l’allenatore poteva solo essere cacciato. La rimonta e lo Scudetto sono merito di tutti, dei giocatori, dell’allenatore ma anche dei calciatori che hanno giocato negli scorsi anni. La storia di questi cinque scudetti è merito di tutte le persone che hanno lavorato per la Juve in questi anni”.\r\n\r\nA marzo, contro l’Atalanta in casa, Allegri ha capito che questa Juventus si sarebbe potuta ripetere in campionato. Ovviamente, per l’anno prossimo l’obiettivo è la Champions: “Questa squadra ha grandi prospettive – continua – e un grande futuro e credo abbia le capacità per disputare una grande Champions la prossima stagione. In Europa la Juve ha giocato tante finali perdendone molte, purtroppo. Quest’anno abbiamo fatto bene in Champions, facendo dei grandi ottavi di finale: poi dopo ci vuole anche un pizzico di fortuna perché le gare sono tutte molto equilibrate e gli episodi diventano decisivi”.\r\n\r\nPoi Allegri dribbla la domanda sul voto a Dybala e parla del presidente Agnelli: “Dare i voti mi rimane difficile, anche a scuola non prendevo grandi voti. Dybala è cresciuto molto e diventerà uno dei più forti al mondo nel giro di due anni. Con Agnelli c’è un ottimo rapporto, sia con lui che Marotta, Paratici e con chi lavora in società. L’obiettivo è portare giocatori e risultati, come adesso come quando eravamo dodicesimi in classifica”.\r\n\r\n\r\n

Juventus campione d’Italia 2015-2016: Marotta

\r\nIntervenuto a Premium Sport, il dg bianconero Beppe Marotta fa i complimenti ad Allegri: “Dopo 10 giornate avevamo 12 punti, qualcosa di clamoroso ma non eravamo assolutamente disperati ed eravamo consapevoli di poter risalire la china. Siamo sempre stati vicini alla squadra sapendo di avere un ottimo allenatore che è anche un grande gestore dello spogliatoio. Dall’altra parte dovevamo riconoscere i valori della rosa, composta dallo zoccolo duro di italiani come Buffon, Bonucci, Barzagli Chiellini e da giovani bravissimi come Dybala, Pogba e Morata e tutti gli altri. Questo quinto Scudetto è merito di tutti anche degli oltre trecento dipendenti della Juventus. Questo gruppo – continua – ha ottenuto un livello di qualità notevole. Il calcio non è fatto di imprevedibilità, ci vogliono professionisti in tutti i settori e questo è merito di Agnelli. Abbiamo raddoppiato il fatturato anche grazie a dei rischi che ci siamo presi. Adesso abbiamo chiuso con un attivo di un paio di milioni quest’anno ma questo trend positivo non ci deve accontentare ma dobbiamo sempre migliorarci per ottenere ancora di più. Il rinnovo di Allegri in settimana? E’ un matrimonio che sta andando bene, entrambi le posizioni sono assolutamente soddisfatti e andremo avanti con lui, rinnovando il contratto. Lo faremo in settimana ma sarà un atto assolutamente formale. L’anno prossimo l’obiettivo sarà la Champions League? Noi l’anno prossimo vogliamo fare una Champions da protagonisti ma quello è un torneo che è fatto anche da circostanze fortunose. Noi a 90 secondi dal termine eravamo qualificati e poi siamo usciti. L’anno scorso siamo stati leggermente fortunati nel sorteggio, quest’anno meno ma abbiamo comunque dei rimpianti, se pensiamo che il City che è in semifinale l’abbiamo battuto due volte nei gironi. Dove rafforzeremo la squadra? Non è facile andare sul mercato e prendere giocatori migliori di quelli che già abbiamo ma sicuramente vogliamo essere competitivi anche la prossima stagione, sia in Italia che in Europa. Opzione su Berardi? Con il Sassuolo abbiamo un rapporto di fiducia, mi lega una forte amicizia con Carnevali. Berardi è di proprietà del Sassuolo ma il nostro compito è quella di sfruttare tutte le possibilità che arrivano. Dove ho visto Roma-Napoli? Noi dirigenti eravamo tutti qui e poi dal gol della Roma è iniziata la nostra festa che penso sia una festa assolutamente meritata”.\r\n

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