Jovetic “Juve? Ci avevo fatto un pensierino”

C’è una clausola anti-Juve nel nuovo contratto che la Fiorentina farà sottoscrivere a Stevan Jovetic, il top player che i bianconeri hanno tentato di strappare a Della Valle per tutta l’estate. Poi lo sgarbo (vero o presunto) per Berbatov, e la compromissione definitiva dei rapporti tra le due società. Dalle colonne della ‘Gazzetta’, oggi è lo stesso attaccante montenegrino a fare il punto della sua situazione: “È stata una lunga estate, intensa, ma anche divertente – esordisce Jovetic – Credo che un giocatore importante debba sapersi abituare alle voci di mercato e comportarsi sempre con professionalità. Io l’ho fatto, potete chiedere conferma a Montella: non ho mai saltato neanche mezzo secondo di allenamento, ho giocato novanta minuti in tutte le amichevoli, ho sempre tirato al massimo. Anche quando sembrava che il mio futuro fosse davvero incerto. Sono stato in bilico sì. Quando girano così tante voci, qualcosa di vero c’è sempre. La Juventus mi ha cercato con grandissima insistenza, lo ammetto. Farci un pensiero è normale quando ti senti fare certi discorsi: la possibilità di giocare la Champions League, la stima di tutto l’ambiente, il fatto di essere al centro di un progetto tecnico. Ma per quello non c’era bisogno di andare fino a Torino, lo sono già qui”.\r\n\r\nAlla fine, dunque, Jovetic è rimasto a Firenze e molto probabilmente alla Juventus non ci andrà mai più, a meno che i viola non cambino proprietà…\r\n

Sono felice, non sono affatto pentito. È vero che il presidente Della Valle mi ha parlato e mi ha convinto a restare, ma partiva da una buona base, sapevo che avrei fatto bene a restare qui, come ha detto Della Valle ci aggiorneremo a fine stagione per capire quali saranno le prospettive. Mi ha detto lui di prendermi ancora un anno di riflessione dando il massimo qui: in estate vedremo, inutile fare ragionamenti adesso. Mai alla Juve? Ripeto, inutile parlarne ora, la mia testa pensa soltanto alla Fiorentina. La clausola e’ un  foglio integrativo al contratto, a tutti gli effetti una clausola liberatoria. Abbiamo deciso insieme di non sfruttarla, ora non c’è bisogno di aggiungerne un’altra. In ogni caso di questi temi parlate con la società. Io piuttosto vorrei chiarire un altro aspetto: ho letto troppe cattiverie sul mio procuratore. Lui fa solo il suo lavoro, vuole il mio bene e non ha assolutamente nulla contro la Fiorentina. Io non faccio promesse soltanto per accattivarmi le simpatie della gente. Era un momento di riflessione, avevo offerte importanti e un giovane come me ha il dovere di pensarci, lo farebbe chiunque ragazzo al mio posto, in qualsiasi settore. Io l’ho fatto e ho scelto Firenze perché amo questa città e questa squadra, credo che così la mia decisione abbia ancora più valore, in quel contesto non avrei potuto tradire per andare alla Juventus. Ho parlato in campo e sto parlando ora, non sarò mai uno che sfugge alle responsabilità.