Interviste Juventus – Chievo 1-1 Conte: “Ricordiamoci da dove veniamo”

C’è delusione al termine del dodicesimo pareggio della Juventus della stagione. Il Milan di Allegri rosicchia altri due punti ai bianconeri che però dovranno recuperare mercoledì la gara in trasferta con il Bologna. Non contento della prestazione, ma di certo soddisfatto per l’andamento della stagione sino ad oggi, il direttore generale Marotta ha dichiarato a fine gara: “Non vorrei che la prestazione di questa sera non faccia considerare la bontà del nostro cammino, visto che siamo secondi in classifica, a tre punti dal Milan e con una partita in meno. La gara di questa sera ci dice che evidentemente non possiamo contare su dei solisti in grado di risolvere le partite da soli, ma questo fa anche parte della nostra filosofia tattica, che ci porta a fare della coralità la nostra arma. I nostri attaccanti segnano poco? Bisogna anche sottolineare che si adoperano in un gran lavoro di copertura per aiutare la squadra e infatti siamo la seconda difesa meno battuta del campionato. Se guardiamo la differenza reti, la bontà del lavoro svolto è evidente. Sappiamo di dover continuare nel nostro processo di crescita. Un percorso iniziato lo scorso anno con un cambiamento pressoché totale e proseguito in questa stagione con altri giocatori e un allenatore che ha portato nuovi metodi di lavoro e nuova mentalità. Cosa ci manca rispetto al Milan? Non è solo una questione tecnica o tattica, ma anche di personalità ed è normale che sia così, visto che abbiamo giocatori che devono ancora costruirsi un palmares importante. Questo fa proprio parte del processo di crescita di cui si diceva”, le parole del dg riportate dal sito Juventus.com.\r\n\r\nRammaricato anche il tecnico Antonio Conte, che però ci tiene a ricordare – come spesso ha fatto durante la stagione – che la Juventus viene da due settimi posti consecutivi: “Dispiace perché questa partita si poteva e si doveva vincerla. Oggi abbiamo dato la sensazione di fatica nel cercare il gol. Volevamo spaccare il mondo e spesso abbiamo lasciato spazio alle ripartenze. Purtroppo abbiamo avuto un solo giorno per prepararla e ho dovuto far giocare alcuni giocatori impiegati in settimana con le Nazionali. I fischi a fine gara non li ho sentiti e spero che non ci siano stati per nessuno li merita. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla anzi devo ringraziarli quotidianamente, da inizio stagione stanno facendo il massimo, finora sono sempre a 200 all’ora. Dobbiamo essere orgogliosi di loro e conto che lo siano anche i nostri tifosi. Non dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti e che stiamo facendo dei miracoli. Grazie all’impegno di tutti stiamo facendo delle cose superiori alle nostre aspettative”.\r\n\r\nContento per la prima rete con la maglia della Juventus, molto meno per il risultato, il laterale Paolo De Ceglie: “Segnare fa sempre piacere, specie se il gol ti permette di passare in vantaggio. Purtroppo però non è bastato per ottenere tre punti. Abbiamo concesso troppe ripartenze al Chievo – spiega Paolo – sia nel primo che nel secondo tempo, e non siamo stati in grado di chiudere la partita. Io mi sento bene, la condizione è buona e spero di riuscire a dimostrarlo sempre. La squadra sotto tono? Non so, a volte dipende anche dall’andamento delle partite. Magari ci si abbassa un po’ e diventa tutto più difficile. Dovremo analizzare la partita e capire dove abbiamo sbagliato”.\r\n\r\nPer nulla abbattuto Gigi Buffon, che nonostante il 12° pareggio stagionale vuole continuare a sognare: “Trasformiamo il rammarico in rabbia, da mettere in campo nella prossima gara – dichiara a ‘Juventus Channel’ – Dare il massimo per noi dev’essere un perché è grazie a questa capacità che ci siamo fatti rispettare e abbiamo raggiunto una posizione di classifica importante. Ora ci aspetta il Bologna, che storicamente ci ha sempre fatto sudare sette camicie e che viene da una serie di risultati importanti. Lo affronteremo con rispetto, ma anche con la voglia di continuare a sognare”.