Il ritorno di Diego: “I tifosi juventini mi esaltano”

diegoDiego c’è, Del Piero pure, ma chi potrebbe mancare è la Supercoppia. Perché se il brasiliano ha ottime possibilità di partire dal primo minuto, il capitano bianconero ha la quasi certezza di iniziare dalla panchina e giocare nel finale di gara, quando – se l’andamento del match lo consentisse ­Diego potrebbe già essere sotto la doccia. Insomma, se tutto va bene, per vedere i due fuoriclasse duettare ci saranno pochi minuti oppure si dovrà attendere un’altra occasione. Dettagli per Ciro Ferrara, comunque soddisfatto per aver potuto reinserire i due nella lista dei convocati. Tant’è che si riserva fino all’ultimo momento utile (cioè stamattina) per decidere se rilanciare Diego dal primo minuto o no (mentre ha già programmato con Alex un ritorno progressivo). In realtà sarà difficile per il tecnico tenere a freno l’entusiasmo del brasiliano. Da quando si è fatto male con la Lazio, ha contato i minuti che lo separavano dal rientro in squadra, sperando anche di riuscire a giocare giovedì a Genova.\r\nNon è tipo che si diverta granché a fare lo spettatore, Diego. Anche perché la sua mentalità vincente lo porta a fare poche differenze fra le partite. Nell’intervista esclusiva a Tuttosport di mercoledì raccontava: «I compagni e i tifosi mi spiegano della grande rivalità con l’Inter. La capisco, quando ero al Werder sentivamo molto la sfida con l’Amburgo, ma per quanto mi riguarda, il Bologna vale l’Inter. Sono due partite da vincere allo stesso modo» . Miele sotto forma di dichiarazione per qualsiasi tecnico e in modo particolare per Ferrara, che sui punti da non perdere con le “piccole” ha martellato parecchio i suoi giocatori. E oggi li martellerà ancor più, considerato il risultato dell’Inter e la possibilità di andare a un più tre, insignificante dal punto di vista pratico quando mancano ancora trentatré giornate, tutt’altro che banale dal punto di vista psicologico. La Juventus sola e davanti a tutti è un’idea che stuzzica anche Diego, certo che questo sarà un anno buono per vincere qualcosa di importante. «I presupposti ci sono tutti» , ha spiegato con l’aria, molto tedesca e poco brasiliana, di chi non ha alcuna voglia di perdere tempo.\r\nDiego, quindi, scenderà in campo con la carica di chi vuole riallacciare il discorso che si era interrotto a Roma, durante la partita con Lazio, iniziata in modo brillante prima di sentire tirare la coscia destra. Un problema, quello dei continui intoppi muscolari, che fa serpeggiare qualche ansia nel popolo juventino: “Non sarà uno troppo fragile?”, si chiedono i tifosi a mezza voce, quasi spaventati dalla sola ipotesi. Lui sorride e rassicura: «Ma no, cambiando campionato e metodo di lavoro qualche intoppo ci può stare» . Anche medici e preparatori non sono preoccupati, spiegano che Diego deve imparare a gestire la sua enorme potenza per non mandare fuori giri i muscoli e che, effettivamente, non era abituato a lavorare in modo così intenso sotto il profilo atletico.\r\n(Credits: Tuttosport.com)