Higuain: “Mai stato così felice come alla Juve”

Gonzalo Higuain a La Stampa: gli spunti salienti dell’intervista rilasciata dal Pipita alla vigilia del match di Champions Porto-Juventus

Con il cambio di modulo e il passaggio al 4-2-3-1 Higuain ha cominciato a segnare a raffica, ma non è che prima le cose andassero poi così male…

“È un caso, anche prima segnavo: dovevo solo abituarmi, era la prima volta che giocavo in quel modo. Il 4-2-3-1? Ci ho giocato per anni e ora il mister ha avuto il coraggio di cambiare, pensando di avere i giocatori adatti. Abbiamo un allenatore e la decisione spetta a lui: noi dobbiamo solo cercare di giocare nel migliore dei modi”.

Il rapporto con Dybala

Quanto al connazionale Dybala, il Pipita non ha dubbi: è già un grandissimo, ma può diventare il più grande di tutti.

“Sa leggere molto bene la partita: insomma, vede il calcio come sanno fare i grandi, anche se è giovanissimo. Il nuovo Messi? Odio i paragoni, allora dico che Dybala deve diventare Dybala, uno che ha il potenziale per essere tra i migliori del mondo. Ma bisogna lasciarlo stare. I rigori? Avevo parlato con Paulo, era un momento in cui voleva calciarli e per me non c’è problema. Qualche volta li tira lui, altre volte posso farlo io o un altro compagno. Higuain-Dybala i migliori della Champions? Domanda difficile: non lo so, perché in Europa ci sono i più bravi. Ma so che siamo una squadra forte e sappiamo di poter arrivare in finale. Dunque, dobbiamo cominciare bene a casa del Porto”.

Infine una battuta sullo Juventus Stadium e la possibilità di finire tra le stelle che hanno fatto la storia del club e che campeggiano sui muri dello stadio.

“Giocare allo Stadium è spettacolare. Prima di entrare in campo vedi le foto di Platini, Baggio, Zidane, Del Piero e ti dici: “con la stessa maglia posso non dare il massimo? Io tra le stelle? Sarebbe un grandissimo onore, ma prima devo fare e vincere ancora tanto. C’è la Champions, per esempio”, conclude.