Gli ultras bianconeri: “siamo inermi davanti alla maleducazione ed al razzismo”

ultrasAlcuni ultras della Juventus sono stati ospiti durante la trasmissione di Antenna 3 Lunedì di rigore. Gli appartenenti ai gruppi dei Viking e Drughi hanno affrontato il tema del razzismo e dei cori contro Balotelli.\r\n«Il coro ‘Se saltelli muore Balotelli’ è un coro assolutamente non razzista. E’ nato da alcuni tifosi (laziali, ndr) che cantavano contro Lucarelli. Non se ne è mai parlato. Adesso che è stato fatto a Balotelli è nato il caso. Anche lo stesso giudice sportivo ha scritto nella motivazione della multa che il coro era becero o istigava alla violenza, ma non ha parlato di razzismo» spiegano su quanto accaduto durante la gara con l’Udinese.\r\n«Balotelli non è un personaggio molto simpatico – aggiungono – I cori allo stadio si sono sempre fatti. Il caso Balotelli è stato fomentato dai media perché è un ragazzo di colore. Se Balotelli avesse avuto un comportamento meno provocatorio, non sarebbe accaduto nulla».\r\nE fin qui ci siamo, ovvero personalmente la penso esattamente come loro. Il problema è che poi le dichiarazioni si fanno fumose, per usare un eufemismo. «A cantare non era solo la curva, ma tutto lo stadio compresa la tribuna: gli italiani alla partita diventano tutti maleducati e razzisti aggiungono gli ultras – Noi responsabili della curva non abbiamo più strumenti per arginare questa cosa».\r\nA parte il fatto che una dichiarazione come quella in neretto fa veramente ridere, nessuno ha menzionato il coro “un negro non puo’ essere italiano“, cantato a gran voce prima di Bordeaux-Juventus e cessato solo grazie all’intervento di Buffon sotto la curva.\r\nE vabbè, sono ultras. Loro.\r\n\r\nCredits: 24OrediSport\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it