Ferrara: “Juve torna ad essere quella di Roma!”

ciro-ferraraLa partita di domani contro la Fiorentina rappresenta un’occasione importante per la Juventus per ritornare alla vittoria dopo la sconfitta di Palermo. Un match difficile per gli uomini di Ferrara quello contro la squadra gigliata, che affianca proprio i piemontesi in classifica con 14 punti. Ma il tecnico della Juventus è sicuro di vedere un’altra squadra rispetto a quella vista in terra sicula: “Vogliamo dimenticare immediatamente la brutta prestazione di Palermo – ha detto in conferenza stampa -. Non è una partita da prendere in considerazione, per lunghi tratti non siamo stati la Juventus. Domani sono convinto che sarà tutta un’altra partita. La Juve ha avuto sempre la caratteristica di riprendersi subito dopo dei momenti negativi. Non possiamo essere quelli di Palermo, il campionato è lungo e resto convinto che siamo più vicini a quelli di Roma”. Contro la Fiorentina, torna a disposizione dopo un lungo infortunio Sissoko: “Non ha il ritmo della gara, gli mancano i minuti. Per noi è una risorsa importante, intanto è convocato. Vediamo quale può essere il suo utilizzo: da 6 mesi è fuori, è impensabile che possa reggere i 90 minuti”.\r\nFerrara non si fida della squadra di Prandelli: “La Fiorentina ha subìto solo quattro reti. L’organizzazione di squadra è il merito di Prandelli, è per questo che la difesa subisce così pochi gol”\r\n”Noi, per fortuna, non siamo in emergenza come la settimana scorsa. A parte Grygera, che non ha giocato, le Nazionali ci restituiscono giocatori in buona salute. Buffon? L’importante è che non abbia fastidi particolari e che ora possa scendere in campo. Dopo affronteremo la sua assenza”. Anche i brasiliani saranno in campo: “Diego sta bene, su di lui c’è tanta attesa per quello che c’ha fatto vedere nelle prime giornate. Io cerco di stemperare questa grossa pressione, un calo di condizione ci può stare e noi non possiamo dipendere da un solo giocatore. Felipe Melo è un grandissimo acquisto, può aiutarci a migliorare le nostre caratteristiche. Siamo convinti di ciò che abbiamo fatto”.\r\n”Non vorrei entrare nel merito di quelle che sono le loro esternazioni, perché a loro sono legato da ricordi molto belli. Ci tengo a sottolineare che mi piace vedere l’allenatore che difende la propria squadra, il proprio gruppo, la propria idea. A volte anche a costo di essere così duro”.