(di Gaver) Voglio esordire affermando fortemente che Big Luciano mi ha sempre affascinato più come gran conoscitore del mondo del pallone che come uomo immagine della mia squadra del cuore, ma colgo anche l’occasione per dargli atto di intuizioni calcistiche di altissimo livello, forse assoluto.\r\nA parte le considerazioni prettamente tecniche, vorrei soffermarmi in questa sede su una settimana di polemiche inutili, superflue e che nulla hanno a che fare con uno sport.\r\nNon per campanilismo, ma son convinto che una società quotata in borsa abbia il sacrosanto dovere (non diritto) di comunicare ogni suo sentimento per iscritto, compresa la convinzione di essere stata defraudata; ciò non per puro senso di tifoseria, ma perché una società quotata in borsa ha adempimenti obbligatori che vanno ben al di la di una semplice chiacchierata da bar.\r\nDa qui, la mia ferma convinzione che il comunicato della Juve stia ampiamente all’interno di canoni di sportività e correttezza che le comuni leggi dello sport prevedono.\r\nE’ altro che invece ha interessato, ha incuriosito le mie attenzioni; ovvero la presa di posizione di protagonisti che cambiano opinione alla stregua di come cambiano le camicie (o almeno, è un mio augurio), che son capaci di ovviare alle proprie precedenti esperienze attraverso dichiarazioni di facciata che possano rendere in qualche modo sereno il “padrone” di turno.\r\nE fin qui, sinceramente e dal punto di vista umano, non ci trovo granché di sconvolgente; d’altronde, ognuno gestisce la propria dignità come meglio crede, sarà quella stessa dignità a presentare il conto a fine corsa, sempre per coloro che credono in certi valori.\r\nMa la domanda che mi pongo nel titolo vira altrove!\r\nPer ragioni di praticità,non potendo montare una parabola, a volte mi vedo costretto a seguire autentici filosofi del calcio che su Mediaset impazzano; e fin qui, niente di male… se non fosse che questi filosofi non perdono occasione per poter ovviare ad argomenti scadenti attraverso discutibili palinsesti ed opinioni che fanno male al calcio molto di più delle tante demonizzate dichiarazioni di Conte.\r\nMi chiedo, per esempio, che senso ha oggi, 19 febbraio 2012, riproporre, su Mediaset Premium, una smielata ricostruzione dell’epoca della tanto discussa partita Juve-Inter?\r\nPoi, in giorni come questi densi di sterili ed inutili polemiche, ed alla vigilia di un Milan-Juve che potrebbe essere importante per il titolo.\r\nVedete, Moggi non sarà stato uno stinco di santo, d’altronde nessuno può esser in un mondo in cui girano interessi da capogiro,ma forse la sua teoria di dover difendere la Juve, all’epoca, non è poi così fantasiosa.\r\nBasta riprendere la storia degli ultimi campionati, e verificherete la presenza di episodi dubbi un po’ a favore di tutte le presunte big.\r\nEppure, nessuno si permette di ricordare il gol di Materazzi&Toldo con carica su Buffon e dei rigori in serie per gli eroi del triplete, dei tanti episodi in favore del Milan, della Roma salvata con decreti ad hoc e con, anche qui, comportamenti arbitrali non sempre lindi.\r\nNessuno lo fa, la Juve forse tira di più anche a livello mediatico; ma io sto con Conte anche quando è stizzito nei confronti di cori che ormai lasciano il tempo che trovano… Basta riguardare le partite per capire come gli stessi episodi a favore della Juve vengano ingigantiti, mentre per gli altri c’è sempre il beneficio del dubbio.\r\nUn’ultima considerazione, per quei telecronisti che sinceramente andrebbero seguiti a volume nullo… Ma è cosi difficile fare una telecronaca che sappia solo di sport? E non densa di false polemiche o tentativi di generarle quelle polemiche. Piccinini, ieri sera, è stato davvero “scarso”, è questo l’unico aggettivo che egli può meritare.\r\nChiudo asserendo ancora che Moggi non era difensore di nessuna verità e di nessuna parte lesa, ma probabilmente aveva capito prima di altri che le cose peggiori arrivano dai diavoli travestiti da santi.