Del Piero: la storia che non ha un finale

(Di Alessandro Magno) E’ assolutamente eccezionale, l’attenzione che catalizza ancora oggi Alessandro Del Piero. Noi che gli vogliamo bene abbiamo aspettato e seguito con ansia  le novità che arrivavano giorno per giorno, quasi come quelle che parlavano del tanto agognato top player. Moltissimi hanno anche sperato che avvenisse il miracolo per cui potesse rimanere alla Juventus, ma devo dire che io a questa eventualità non ci ho mai creduto e alla fine lo ritengo pure giusto. Dopo quel saluto emozionantissimo ed emozionatissimo dell’ultima di campionato, dopo aver sollevato la coppa dello scudetto, sarebbe stato un tornare sui propri passi (da parte del Club e da parte di Del Piero) che sarebbe andato aldilà dello stile che sempre è stata caratteristica peculiare di questo grandissimo uomo (prima che immenso giocatore). Non facciamo pagliacciate che salutiamo tutti e poi diciamo: ”No scusate abbiamo scherzato si replica”. E’ andata così, amen… Prima o poi doveva succedere. Lo sapevamo. Quello che è chiaro però è che quel giorno si è voltato pagina come è nel corso delle cose, ma non si è dimenticato un uomo e la sua grandezza, né tantomeno si son buttati nel cestino 19 anni di storia sontuosa di Del Piero e della Juventus. Questo è una amore indissolubile che continua. Gli Juventini continueranno ad amare Del Piero, qualsiasi cosa faccia, così come lui continuerà ad esser Juventino e rappresentare la Juventinità a divinis, nonché ad amare la sua gente.\r\n\r\nQuella maglia di Del Piero, che nessuno ha ancora preso, sta ancora di più a suggellare quanto vuoto lascia il nostro grandissimo Capitano nello spogliatoio e nel cuore dei tifosi. E’ stata un attestato di stima ulteriore che nessuno ha chiesto ma che i suoi ex compagni di squadra gli han voluto tributare comunque. E hanno fatto bene, non c’è che dire, tanto più perché non richiesto e\o costruito a tavolino. Arriverà poi chi metterà il numero 10 in futuro, non c’è dubbio, ma per ora prendiamoci una pausa e non carichiamo di responsabilità qualcun altro che per quanto bravissimo, possa esser al momento, non può esser tanto così. Tanto come Del Piero. Non mi voglio dilungare né tantomeno voglio entrare in polemica con qualcuno che pure se lo meriterebbe. Non voglio neppure scrivere cose strappalacrime che quando si parla di Del Piero sono anche facili da stimolare.\r\n\r\nCosa posso dire a uno dei pochissimi giocatori che in carriera hanno alzato la Coppa del Mondo, la Coppa Intercontinentale e la Champions League? Un giocatore che è stato capace di esser capocannoniere in serie A e in serie B. Un giocatore che a 38 anni, pur in una stagione da comprimario, è stato capace di segnare una punizione che è valsa uno scudetto. Uno che ha battuto quasi tutti i record che poteva battere. Un ragazzo che ha avuto tantissime cadute e sempre si è rialzato. Che ha ribaltato ogni pronostico. Che è stato capace di incarnare anima e corpo lo spirito della società che per lunghi anni ha rappresentato. In campo e fuori. Non c’è da dirgli nulla se non ringraziarlo e continuarlo a seguire con affetto. Lo hanno ringraziato avversari e compagni. Bellissimi i pensieri di Totti e di Bonucci, ma anche quelli di Vucinic, Marchisio, Krasic, Inzaghi, Bianchi ecc… Fra l’altro anche molti di questi, concorrenti nel ruolo da titolare (in Nazionale come nella Juve) che ricordano con affetto Alex a riprova di un Campione sempre leale e che tante voci messe in circolo in passato, per dargli discredito erano solo sciocchezze di gente che rosica (Juventini e non). S’è scomodato persino uno come Blatter che non sente la necessità di consegnarci la Coppa del Mondo quando la vinciamo ma evidentemente di salutare Del Piero si. Mi fa veramente strano questa cosa. Mi fa sorridere. Non so se Blatter abbia avuto un pensiero ad esempio per Drogba, fresco vincitore della Champions che è andato a giocare in Cina. Perdonatemi l’ignoranza se lo ha fatto e mi è sfuggito, non lo so, ma certo che per Alex l’ha fatto. Alex è fantastico. Questo è Alex. Lo sanno in tutto il mondo.\r\n\r\nQuando tempo addietro si era capito che a fine anno questa lunga avventura con la Juventus non avrebbe avuto un seguito, amici mi chiesero dove preferivo che Del Piero giocasse, dissi: ”ai Cosmos come Pelè”.  Pur sapendo che i Cosmos oggi non ci sono ancora, che sono falliti e si stanno ricostituendo e quindi questa era una soluzione impossibile o comunque difficilissima da realizzare. Tuttavia che Alex facesse lo stesso percorso di Pelè andando da ambasciatore del Calcio bello e spettacolare, a insegnare calcio in un posto dove ne avevano bisogno, era una cosa che mi affascinava. Se poi questo posto era pure lontano, lontanissimo dalla sua Juventus era pure una cosa che intuivo o inconsciamente speravo. Magari è stata una pura combinazione ma il fatto di giocare in un posto dove sarà impossibile affrontare la ”sua” Juventus da avversario sa di cosa bella. Chissà se Alex ha fatto questa scelta proprio per non giocare contro la Juve. Non lo so ma mi piace pensarlo.\r\n\r\nUna cosa è certa, continuerò a seguirlo con affetto e magari comprerò pure la maglia del Sidney col suo nome e il suo numero, e la porterò magari dentro lo Juventus Stadium. Del Piero aveva voglia ancora di giocare e va dove gliene danno l’opportunità e dove le pressioni sono notevolmente minori che da noi. Non se la sente ancora di esser un ex-calciatore. E’ la sua scelta va rispettata. Gli auguro ogni bene e aspetto il suo ritorno. Questo non è un addio ma un arrivederci Capitano.\r\n\r\nA presto mio capitano. \r\n\r\nGuarda che non si cancella una vita cosi che te lo dico a fare,\r\ne questo amore impossibile la storia di un film che non ha mai un finale. (A. Amoroso).\r\n\r\n