Criscitiello: “Bettega per la bottega Juve”

criscitielloStai a vedere che questa volta Adriano Galliani ha detto la verità. “Con Beckham e Adiyiah il Milan ha chiuso il mercato di gennaio”. Probabilmente, però, Leonardo avrebbe bisogno di qualcosa in più, soprattutto in fase difensiva, anche perché i sorteggi degli ottavi di Champions, gentilmente ti preannunciano l’avversario con ben due mesi di anticipo. Come se ti regalassero una vacanza al mare e ti dicono anche dove. Se vai a Porto Cervo non ti puoi presentare con il costume di due anni prima e gli infradito passati di moda. Nel Milan qualcuno non più alla moda ci sarebbe ed è per questo che a gennaio Galliani farebbe bene a sfruttare la sessione invernale per far sì che Leonardo abbia più carte da estrarre dal mazzo, in vista del doppio impegno con il Manchester United. Nel frattempo una sfida con i Red Devils, i rossoneri rischiano già di perderla: e riguarda proprio il mercato. Al Milan, qualche mese fa, fu proposto il difensore del Monaco Cèdric Mongongu, nazionalità franco-congolese, 21 anni il prossimo 22 giugno. Un talento per l’età e per la potenza fisica. L’agente Fifa, per l’Italia, Fabrizio Ferrari (lo stesso che portò al Milan Cissokho, prima che al francese gli venissero le carie) ne ha parlato con i vertici di Via Turati, ma l’intenzione è quella di non arrivare a spendere tra gli 8 e i 10 milioni di euro. Insomma, per non investire, il Milan continua a perdere pezzi pregiati sul mercato. Il Manchester United è la squadra più accreditata: Ferguson, infatti, arriverebbe ad offrire gli 8 milioni chiesti dal Monaco. Il sogno di Mongongu resta quello di giocare in Italia, evento raro nel decennio del “I Love England” o male che vada “I Love Spain… e le sue agevolazioni fiscali”.\r\nNon possiamo non occuparci della Juventus, in questo nostro penultimo appuntamento del 2009. Ferrara? No, oggi vi risparmiamo la telenovela Ciro: tanto il nostro pensiero è chiaro ed oggettivo come le capacità tecniche mostrate dal tecnico in questione. Secco? Vi risparmiamo anche questa, perché parlare male oggi del Direttore Sportivo bianconero sarebbe come prendersela con i lavavetri ai semafori. Bisognava capire prima che Secco non fosse adatto ad un ruolo così delicato in una società così prestigiosa. Bettega! Sì, proprio lui che se lo scrivi in word si trasforma in “bottega”. I giochini del pc che ogni tanto non vanno molto lontani dalla verità. Questa Juve sembra proprio una bottega, gente che va e poi ritorna. Hanno parlato di Moggi e Giraudo come la mafia calcistica, il Tribunale di Napoli ha emesso il primo verdetto e la Triade porta questo nome proprio perché sta a testimoniare un’organizzazione composta di tre persone. Moggi il primo, Giraudo il secondo e Bettega il terzo. Questo vuol dire che la Juve ha intenzione di tornare al passato o rimpiange esso? Anche con l’arrivo di Bettega, non è un D.S., la società ha l’urgente bisogno di un Direttore Sportivo-Generale. Insomma, colui che vada in giro per gli alberghi milanesi a fare le trattative e non a combinare guai. Al Quark Hotel si presentano spesso a braccetto Alessio Secco e Renzo Castagnini. Il primo ex team manager/addetto stampa della Juve, il secondo Direttore di una squadra di serie B, il Piacenza. E poi qualcuno si chiede perché alla Juve le cose non vanno come un tempo? Questa Juve ha bisogno di gente di calcio. Pierpaolo Marino o Giuseppe Marotta gli uomini ideali per un progetto così ambizioso.\r\nInfine volevo fare i complimenti al Direttore Sportivo della Fiorentina Pantaleo Corvino per la conquista del TMW Awards. Il nostro portale per mesi ha chiesto alla gente di votare il miglior d.s. italiano del 2009. Ha vinto il “Corvo”; i libri contabili, i risultati del campo e le plusvalenze sono più chiare di una carta d’identità appena rinnovata al Comune. Corvino ha vinto meritatamente. I TMW Awards non saranno importanti e famosi come il Pallone d’oro, anche perché a France Football votano meno di 100 giornalisti, in questo caso il consenso è di migliaia e migliaia di persone. Il premio sarà consegnato a Milano a fine gennaio, in occasione della chiusura del mercato.\r\n(di Michele Criscitiello per TMW)