Coppola scagiona ancora Conte, tutte le contraddizioni di Carobbio

“Conte e Mezzaroma sono innocenti”, lo ha ribadito nell’ultimo interrogatorio davanti agli 007 federali il portiere ex Siena Fernando Coppola. Carobbio lo indica come testimone chiave di una combine tra toscani e Albinoleffe: “Coppola entrò negli spogliatoi sbiancato in volto, rappresentandoci che poco prima era stato avvicinato da una persona vicina al presidente Mezzaroma, che gli aveva chiesto se c’era la possibilità di perdere la partita. Fummo tutti d’accordo, società, squadra e allenatore di lasciare il risultato all’Albinoleffe”. Ma l’estremo difensore smentisce tutto: “Non è vero nulla, non ci fu niente”, assicura in appena un’ora d’interrogatorio a via Po, che anticipa le prossime audizioni proprio di Mezzaroma e Conte. Coppola non ha fatto altro che confermare sempre la stessa versione dalla prima volta in cui è stato sentito dalla procura penale. A differenza di Carobbio che di versioni fin qui ne ha fornite diverse: prima ha parlato di riunione tecnica con la squadra al completo, poi ha corretto il tiro affermando che la comunicazione sia avvenuta nell’albergo prima della gara… Insomma, lo sconto di pena fa gola, è tutto normale.\r\n\r\nA proposito della riunione tecnica, Coppola precisa che: “Sì, si svolse a pranzo. Non mi risulta che il nostro allenatore ci disse che la partita era concordata. Anzi, mi ricordo ancora l’emozione che ho provato ad ascoltare le parole del mister. Ci esortava a dare il massimo per vincere dopo la sconfitta col Portogruaro”. Insomma, in un Paese civile e in un ordinamento sportivo onesto, si cercherebbero le prove delle combine o si lascerebbe cadere tutto, ma in Italia funziona così: qualcuno ti accusa? Sei colpevole a prescindere fino a quando non dimostri di essere innocente. La tua parola non vale quella di chi ti accusa.\r\n\r\nEcco perché Conte e il suo legale stanno studiando con cura la linea difensiva da tenere da domani, quando il tecnico bianconero verrà ascoltato dal pool di Palazzi. Secondo quanto riporta oggi la ‘Gazzetta dello Sport’, addirittura l’allenatore della Juventus e i suoi legali (De Rensis e Chiappero) starebbe pensando di tirare fuori un battibecco tra le mogli, avvenuto in seguito alla mancata concessione da parte di Conte di un permesso extra a Carobbio per stare con la famiglia. Inoltre, fanno notare i legali di Conte, Carobbio fa il nome dell’allenatore solo al terzo interrogatorio: se la posizione dell’attuale allenatore della Juve, era così grave perché non l’ha detto subito? Tra il primo e il terzo interrogatorio qualcuno lo ha spinto a fare qualche nome altisonante? In cambio di cosa?\r\n\r\nLa difesa di Conte aggiunge anche una domanda: se Carobbio era certo della combine dopo la riunione tecnica, perché non ha prontamente avvisato gli zingari come fatto tutte le altre volte? Insomma le incongruenze sono tante e tali da far pensare che l’istituto dello sconto di pena, direttamente proporzionale ai nomi fatti al procuratore federale, sia da cancellare immediatamente.\r\n\r\nIntanto, intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, il legale di Conte avvocato Antonio De Renis, ha dichiarato:\r\n

Abbiamo manifestato grande rispetto per l’operato della Procura di Cremona. Assistendo all’evolversi delle indagini abbiamo avuto la consapevolezza che il procuratore di Martino con grande impegno, considerata la vastità dell’inchiesta, avrebbe valutato posizione per posizione. E comunque, per risponderle, accogliamo con moderata soddisfazione le parole del pm che vanno nella direzione da noi auspicata. Conte ha sempre detto che attendeva di essere chiamato per esporre la propria versione dei fatti e ribattere alle dichiarazioni di Carobbio. È quello che farà. Anche nei confronti della Procura federale nutriamo grande rispetto e siamo certi che applicherà lo stesso criterio di valutazione analizzando le singole posizioni e sapendone individuare le diversità. Non è più un segreto, lo stesso procuratore Di Martino ve lo ha confermato. Abbiamo svolto delle indagini difensive, ritenendo le stesse un contributo da consegnare a Palazzi al fine di delineare nel modo più chiaro possibile ogni elemento. Le accuse di Carobbio? Non le abbiamo mai sottovalutate: da subito abbiamo lavorato con grande impegno per dimostrare l’infondatezza di ogni accostamento alla figura di Conte su qualunque episodio di combine o scommesse illecite. Patteggiamento? Un avvocato durante il percorso processuale deve prendere in considerazione tutte le ipotesi, analizzando nell’evolversi del procedimento le scelte da fare. Fino a quando non ci sarà l’audizione, ogni discorso è prematuro e fuori luogo.