Conte su Juventus – Lazio “Il Milan? Pensiamo a vincere noi”

Andiamo ad affrontare la terza classifica, una squadra che è ai vertici da qualche anno. Sarà una partita dura e spigolosa, ci vorrà la Juve migliore per ottenere i tre punti. Loro hanno un obiettivo importantissimo che è la Champions. Anche per noi la Champions è un obiettivo importantissimo: vincere vorrebbe dire aver garantito l’ingresso dalla porta principale. Loro verranno a Torino per proseguire quanto di buono fatto col Napoli“. Antonio Conte, alla vigilia della gara di campionato della Juventus contro la Lazio mette in guardia i suoi e li invita a non abbassare la guardia. Raggiunto nuovamente il primo posto, i bianconeri potrebbero psicologicamente rilassarsi un po’, cosa che il tecnico bianconero vuole evitare assolutamente: “Il lavoro psicologico lo abbiamo fatto tutto l’anno. Abbiamo lavorato molto sulla nostra testa per trovare un atteggiamento mentale vincente, per entrare sempre in campo e vincere la partita. Ho trovato grande disponibilità da parte dei ragazzi in questo senso. Il lavoro psicologico è continuo. Noi tre settimane fa eravamo a -7 e poi a -5, con l’obbligo di vincere“, prosegue Conte in conferenza stampa.\r\n\r\nIntanto, stasera il Milan sarà impegnato a Verona contro il Chievo: “Al di là del risultato, resta il fatto che dobbiamo vincere. Sia se i rossoneri vincano, perdano o pareggiano. Noi dobbiamo vincere. Questo da parte del nostro processo di crescita. Con questa mentalità siamo arrivati ad essere gli antagonisti del Milan. E’ bello vedere l’orgoglio dei nostri tifosi, al di là di come andrà a finire”. Inutile quindi fare previsioni o abbozzare percentuali: “E’ inutile ora parlare di percentuali scudetto. Noi dobbiamo giocarci tutte le nostre carte senza avere rimpianti. Ed essere orgogliosi di aver lottato alla parti contro una corazzata da grande slam come il Milan“, ha proseguito l’allenatore della Juve che, infine, stuzzicato su Balotelli ha chiuso: “Allenare Balotelli? Io sono contento di allenare i miei giocatori che sono i più forti al mondo. Parlare di mercato ora non è rispettoso“.