\r\n

\r\n\r\n
Giorgio Chiellini
Giorgio Chiellini
\r\n\r\n

\r\n

In assenza dell’infortunato Cannavaro, il centrale farà coppia con Legrottaglie. La difesa deve rispondere alle critiche di Ferrara. I numeri sono incoraggianti: con Giorgio e Legrottaglie niente gol contro Lazio e Livorno

\r\n

\r\n

Il muro è lui: Giorgio Chiellini da Li­vorno. Un muro che non si abbatte, che non si sgretola, che non ha cedi­menti. Nella sua crescita costante, dal 2005 in avanti, ha cambiato ruo­lo ( era terzino sinistro, è diventato un ottimo di­fensore centrale), ha rafforzato la sua perso­nalità, ha ottimizzato l’e­suberanza. Con l’arrivo di Fabio Cannavaro, poi, ha affinato l’intesa az­zurra. La svolta, però, ar­riva in assenza del napo­letano. Si riforma la cop­pia con Nicola Legrotta­glie. « Logico che ci inten­diamo a meraviglia: ci troviamo a occhi chiusi » . E, dato di fatto, nelle ul­time due gare con Chiel­lini e Legrottaglie in campo la Juve ha subito zero gol, contro la Lazio e contro il Livorno. Tutto perfetto? No, ma quello che poteva essere un punto penalizzante è un buon punto di partenza.\r\n\r\nChiellini il muro, tanto per gradire. Chiellini il goleador estemporaneo, che ogni tanto decide i match dif­ficili. E il Genoa, non a caso, è tra le dieci squa­dre da lui bersagliate. Sono in tutto 12 i suoi gol bianconeri, e per quattro volte è stato decisivo. In­somma, un’arma in più per Ciro Ferrara. Che dalle palle inattive sco­pre una ricchezza ine­sauribile, perché questa è una caratteristica della Juve: colpire, inventare la zuccata o il tocco deci­sivo dopo punizione o an­golo.\r\n(Tuttosport)\r\n