Non ha preso parte al primo allenamento per un risentimento, ma Giorgio Chiellini, dal ritiro della Nazionale, ha avuto modo di parlare del suo futuro: «Per ora, una mini rivoluzione c’è già stata a livello societario. Ora, a livello di giocatori vedremo, perché non è ancora successo niente, non c’e stato tra virgolette, neanche il tempo di fare le cose. Quindi, prima di parlare di rivoluzione, bisogna effettivamente vedere cosa fa la nuova società. Io non ho parlato con nessuno, credo che rimango al cento per cento. Resto se… mi vogliono. Credo di si. Vediamo anche che programmi ha la nuova società».\r\n\r\nMarotta e Del Neri sono al lavoro, ma Giorgio saprebbe già chi prendere: «Chi vorrei alla Juve? Avere con noi uno come Ribery è il mio sogno, averlo a fianco per fare la differenza è adatto per il cambio di passo e per il campionato italiano. Lo scudetto l’anno prossimo? Si deve vedere come sarà la squadra alla fine del mercato, ma non è facile andare a competere subito con l’Inter alla pari».\r\nL’Inter ha vinto tutto, e secondo Gigi Buffon, sono proprio i nerazzurri la squadra da prendere da esempio per il futuro prossimo della Juventus: «Obiettivamente, nel percorso della Champions, l’Inter ha dimostrato di essere la più forte, battendo il Chelsea, il Barcellona e, comunque, battendo anche il Bayern, che è la squadra campione di Germania. Non ho tifato Inter, devo essere sincero. Però, alla fine, ha vinto la squadra più forte. Milito? È incredibile, ha sempre fatto bene, ma quest’anno ha avuto un’esplosione, una maturazione impressionante, perché se vai a vedere tutte le partite decisive dell’Inter, c’è sempre il suo zampino. Ha vinto la Coppa Italia grazie a Milito, il gol scudetto grazie a Milito, la Champions grazie a Milito. È inevitabile che quest’anno sia stato un giocatore troppo importante per loro. Mourinho? Secondo me, quando alla fine riesci a vincere tutto, come ha vinto lui, scontrandosi con il resto del mondo, ci sta anche cambiare. Però, bisogna essere sinceri, l’Inter è diventata una squadra a sua immagine e somiglianza. Secondo me, non sarà facile per loro ripartire con un allenatore che, inevitabilmente, sarà completamente diverso».\r\nSulla provocazione di Materazzi e la sua maglietta contro la revoca dello scudo di cartone Chiellini glissa:\r\n«Materazzi e la sua maglietta? Sinceramente, non lo sapevo neanche, perché ieri, finita la partita, sono scappato perché dovevo tornare a Torino. Evitiamo».\r\n\r\n(Credits: Tuttosport)