Cercasi Del Piero disperatamente (di Stefano Discreti)

delpieroChi mi segue da tempo sa già che, proprio a partire dalla sessione invernale di mercato dello scorso anno, sul mio blog mi ero più volte espresso in maniera scettica sul possibile acquisto di Diego.\r\nNon perché il talento brasiliano non fosse un elemento valido, ma perché nel ruolo di giocatore dalla difficile collocazione tattica la Juventus aveva già in rosa il giovane di prospettiva Giovinco, prodotto a costo zero del proprio vivaio. Non è un mistero quindi che sul mercato avrei sicuramente investito in altri settori più bisognosi di rinforzo, come ad esempio le fasce laterali, senza stravolgere tatticamente la squadra abituata a giocare con il 4-4-2.\r\nInvece a Maggio, la nuova dirigenza ha deciso di puntare sul “nome” Diego soprattutto per calmare una piazza imbufalita contro le loro precedenti scelte e le conseguenze, per ora, sono sotto gli occhi di tutti.\r\nIn mezza stagione, Ciro Ferrara non è ancora riuscito a trovare il modulo giusto per far quadrare il gioco della Juventus, e men che meno ha scoperto la posizione per far rendere al meglio in campo il trequartista brasiliano.\r\nDall’avvento del tecnico napoletano sulla panchina bianconera inoltre si sono perse completamente le tracce in campo di Alessandro Del Piero.\r\nVoci attendibili provenienti da Torino danno il capitano juventino molto arrabbiato, quasi furente,  per questa sua emarginazione.\r\nD’accordo gli anni passano per tutti, ma se Alex non trova posto in questa Juventus totalmente orfana di fantasia e gioco mi chiedo quando potrà farlo in futuro….\r\nAlla faccia di quelli che dicevano “Ferrara fallirà perché non avrà il coraggio di fare fuori i senatori!!” \r\nFerrara ahimè sta fallendo lo stesso ma certo non per colpa dei senatori.\r\nAnzi, se ci sono maggiori colpevoli dell’andamento disastrato dell’attuale stagione bianconera quelli sono proprio i neo-acquisti effettuati della coppia Secco-Blanc nelle ultime 2 stagioni:\r\ni tre brasiliani strapagati oltre il loro reale valore.\r\nDi Amauri cosa dire? Praticamente non si è più ripreso dalla Crociera ed in campo ormai pensa solo a risistemare la propria pettinatura e tenere sotto controllo lo stato voluminoso della gelatina.\r\nFelipe Melo invece deve ancora smaltire la “Sindrome di Copacabana”. \r\nQuando capirà che per giocare nella Juventus ci vuole in primis la testa non sarà mai troppo tardi.\r\nDiego continua ad esser un oggetto misterioso, di cui si sono avvistati lampi di classe solo all’Olimpico contro la Roma e poco più.\r\nE’ evidente poi che l’acquisto del brasiliano ha cozzato con la possibile maturazione di Giovinco.\r\nForse la “formica atomica” non sarà mai un Roberto Baggio o un Del Piero, ma sono in tanti ormai a pensare e scrivere che a Torino sia in atto una sorta di boicottaggio nei suoi confronti per salvaguardare l’investimento Diego.\r\nAltrimenti non si spiega questo suo utilizzo con il contagocce, soprattutto se confrontato con il rendimento ai limiti della mediocrità del trequartista brasiliano.\r\n”Se fossi stato brasiliano a quest’ora giocherei di più e sarei preso maggiormente in considerazione! A volte rimpiango di essere italiano.” Questo dichiarò Giovinco ad inizio Settembre e molti videro  in queste sue dichiarazioni mancanza di umiltà ed immaturità.\r\nIo come altri invece no, anche perché l’andamento della Juventus di questi primi mesi ha dato pienamente ragione nei fatti allo sfogo del piccolo talento italiano.\r\nMi domando ancora: in una Juventus orfana di Camoranesi, priva di Iaquinta, con un Diego ne carne ne pesce, come hanno fatto ultimamente a non trovare mai posto in campo la fantasia di Giovinco e la classe di Del Piero? \r\nA questa domanda e non solo, Ciro Ferrara dovrebbe dare una bella risposta.\r\nIntanto ad evitare altri imbarazzi al tecnico napoletano e mettere fuori gioco Giovinco ci ha pensato “la maledizione di Vinovo”. Ne avrà per un mese.\r\nCapitolo campionato.\r\nL’Inter continua a giocare un campionato a parte per il primo posto. Troppo forte per le avversarie e troppo aiutata quando serve. La schiacciata di Quaresma (altro che “trivela”) contro il Chievo grida allo scandalo, eppure i media hanno fatto passare questo episodio quasi in silenzio. Davvero grottesco il duetto Mourinho-Caressa a caldo nel post-partita su Sky. Il neo-presentatore sembrava quasi intimorito dalla presenza del tecnico portoghese.\r\nLa domanda sul mani di Quaresma sarà arrivata solo per decima e l’argomento è subito finito in “caciara” non appena Mourinho ha visto un’improbabile testa di Yepes a colpire il pallone.\r\nIn serata poi nelle maggiori trasmissioni sportive televisive si è discusso dell’episodio solo a mezzanotte inoltrata mentre sui giornali del giorno dopo l’argomento è passato praticamente inosservato….\r\nMi domando: se questo episodio fosse stato a vantaggio della Juventus targata Triade quanti processi ed interroganze parlamentari sarebbero stati avviati?\r\nSicuramente sarebbe stato l’argomento numero 1 di tv, radio e giornali.\r\nAltro che prostituzione intellettuale!\r\nCapitolo mercato.\r\nIl rientro di Bettega in Società sembra in primis servito per affidare a Bobby Goal un ruolo da “ripulitore”.\r\nRicordate la magnifica interpretazione di Harvey Keitel nell’epico PULP FICTION di Quentin Tarantino?\r\nEcco, a Bettega per adesso è stato affidato proprio un compito del genere: ripulire la Juventus dagli sbagli effettuati nell’ultimo triennio.\r\nVia Molinaro e via Tiago, come antipasto. Chi sarà il prossimo della lista?\r\nConcludo con un pensiero finale su quanto visto in Parma-Juventus.\r\nVedere Bettega in tribuna spiegare a Blanc e Secco i movimenti tecnico-tattici in corso di gara ha creato in me un profondo senso di tenerezza misto amarezza.\r\nCredo quell’immagine basti a spiegare come è stata gestita la Juventus a livello sportivo in questo triennio post-Calciopoli.\r\nUna squadra di calcio gestita da chi di calcio ne sa poco.Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere….\r\n

di Discreti Stefano

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Editorialista web, opinionista tv e speaker radiofonico

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