Causio: “Tra Juve e Inter la guerra infinita”

Il conto alla rovescia è partito con ampio anticipo. O meglio: in realtà non si è mai fermato, progredisce a ciclo continuo. Mancano ventidue giorni al big match dell’O­limpico, ma la febbre per il derby d’Italia è già altissima. Sul binario Milano-Torino sono iniziate le prime scher­maglie, frutto di antipatie e sgarbi che hanno accompa­gnato passo a passo la storia dei due club. In campo, nei tribunali, nelle sedi del cal­ciomercato. Juventus e Inter non si sono mai fatte manca­re nulla. Quest’anno i primi bollori sono arrivati in anti­cipo. Nulla di strano. «Juven­tus- Inter è Juventus-Inter, la madre di tutte le partite. È stato così in passato e sarà sempre così». Parola di Fran­co Causio, storica bandiera juventina degli anni ’70 e ’80. Il Barone di derby d’Italia ne ha vissuti tanti, i ricordi non mancano. Fresche sono pure le memorie delle grandi bat­taglie. «Con l’Inter erano sempre partite accese».

Sono già iniziati i primi scontri verbali: l’ultimo in ordine di tempo, quello di Materazzi. Tutto normale?

«Direi proprio di sì. Tra Ju­ventus e Inter la rivalità sportiva esiste da sempre. Parliamo di due dei maggio­ri club del nostro Paese. E il duello proseguirà».

Qualcuno, però, sostiene che negli ultimi anni la ri­valità abbia toccato il picco più alto.

«Sicuramente Calciopoli e la storia degli scudetti tolti ai bianconeri e girati all’Inter ha acuito i rapporti. Ma non dimenticatevi il passato».

L’arrivo di Mourinho ha vi­vacizzato ulteriormente la rivalità.

«Su questo non c’è dubbio. Il portoghese è un bravo tecni­co e un ottimo comunica­tore. I giocatori strave­dono per lui e questo è un segnale importan­te. Di qui al 5 dicem­bre mi aspetto una sua nuova uscita. E’ imprevedibile, qual­cosa si inventerà».

Ferrara ha le carte in regola per zittire lo Special One?

«Mi auguro di sì».

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