Caso Benatia: la Rai non vuole pagare la Juventus?

Si va verso la conclusione della querelle tra la TV di Stato e il club bianconero per gli insulti a Benatia: la Rai non chiederà i danni ma…

Il caso BenatiaRai volge alla conclusione e stando a quanto riferisce la ‘Gazzetta dello Sport’, a farne le spese sarebbe la Juventus. Il club bianconero, che aveva diramato un duro comunicato contro la TV di Stato, a quanto pare non è riuscita a dimostrare le responsabilità altrui e ora è proprio la Rai a rivalersi. Nessuna richiesta danni, come aveva paventato qualche organo di stampa, ma il servizio pubblico sarebbe intenzionato a non pagare alla Juve il costo del service dello Stadium.

“Sono sorpreso che se ne parli ancora – ha detto ieri Marco Mazzocchi -. Noi abbiamo fatto tutte le verifiche che hanno assodato la mancanza di responsabilità da parte della Rai. Se il cretino che ha detto quella frase ignobile alzasse la mano e chiedesse scusa a Benatia e a quelli che si sono sentiti offesi sarebbe la cosa migliore”. Insomma, la Rai ribadisce che l’insulto in cuffia a Medhi Benatia non sia arrivato da un suo dipendente, di conseguenza la responsabilità sarebbe di chi gestisce il service dello Stadium.

La Juventus, infatti, è uno dei 5 club assieme a Sassuolo, Torino, Roma e Napoli che obbliga le televisioni ad usufruire del proprio service per le interviste che vengono realizzate in zona flash, in mix zone e in sala stampa. Secondo la tv di Stato, dunque, se qualcuno ha utilizzato senza autorizzazione un microfono in una di queste postazioni, è da addebitarsi solo alla Juventus. A questo punto, non è da escludere che intervenga la stessa Lega Calcio ripristinando il contratto collettivo in modo tale che nessuna società abbia in futuro un service privato nel proprio stadio.