Calciomercato Juve: Gomez più di un’idea, Sampdoria su Gabbiadini

FBL-GER-CUP-DFB-BAYERN MUNICH-STUTTGARTL’interesse della Juve per Mario Gomez sembrava fosse una boutade o al massimo un’azione di disturbo dei bianconeri nei confronti di Fiorentina e Napoli, club con i quali i rapporti non sono ottimi da un po’ di tempo. E invece, sul tedesco che lascerà certamente il Bayern Monaco, club nel quale non avrà più spazio, i bianconeri stanno lavorando seriamente. Lo lascia intuisce dalle parole dell’agente di Gomez, Uli Ferber, che ha parlato a ‘Kicker’. La Juve, viene descritta dal procuratore del bomber teutonico, come “un club sportivo molto attraente”. Insomma, se la Vecchia Signora volesse Gomez, non avrebbe che da battere un colpo.\r\n\r\nIntanto Beppe Marotta incassa l’interesse del Flamengo per il centrocampista brasiliano Felipe Melo: dopo il mancato riscatto da parte del Galatasaray, il mediano sarebbe entusiasta di tornare in patria e giocarsi le proprie chance per i prossimi mondiali, ma la richiesta di Marotta di 6,5 milioni di euro viene ritenuta elevata dal club carioca. Rimane sempre possibile l’ipotesi Inter, ma non avverrà nessuno scambio con Fredy Guarin: “La Juve? No, – ha replicato in una recente intervista il centrocampista colombiano – resto all’Inter. In fondo sono in nerazzurro da appena una stagione, per cui ho tanto da migliorare a livello individuale e collettivo. Voglio restare a Milano per scrivere la storia del club, l’Inter è una società grandissima, che ha sempre obiettivi di primaria importanza”.\r\n\r\nSul fronte giovani, dopo l’ottima prestazione nell’ultima gara dell’Europeo Under 21, fioccano le proposte per Manolo Gabbiadini, attaccante che la Juve ha in comproprietà con l’Atalanta e che nell’ultima stagione ha giocato in prestito a Bologna. Secondo quanto scrive il ‘Secolo XIX’, Gabbiadini dovrebbe essere riscattato dalla Vecchia Signora il prossimo 20 giugno, per poi essere ceduto in comproprietà alla Sampdoria. Così, i bianconeri si assicurerebbero un diritto di prelazione su Pedro Obiang per il 2014.\r\n\r\nFoto Getty Images – Tutti i diritti riservati