Calcio italiano sempre più in rosso, debiti per 2,6 miliardi di euro

Se l’Italia, l’Europa, il Mondo sono in crisi, di certo non se la passa meglio il calcio. L’indebitamento dei club di ogni nazione è sempre più preoccupante, ma ci basta guardare nel nostro orticello italico per capire che qualcuno in questi anni ha tirato la corda fino a farla spezzare. Secondo le ultime stime di ‘Report Calcio 2012’, l’indebitamento complessivo della Serie A nel 2010-2011 è di 2,6 miliardi di euro, ovvero il 14% rispetto all’anno precedente (2,3 milioni). Il rapporto è stato presentato stamani all’Abi a Roma, da Figc, Arel e PricewaterhouseCoopers ed evidenzia come i debiti finanziari pesino per il 35% (27% nel 2009-2010), 16% quelli commerciali (15% la stagione scorsa), 21% i debiti verso enti settore specifico (12% nel 2009-2010), il rimanente 28% si riferisce agli altri debiti (46% nel 2009-2010).\r\n\r\nIn totale, sempre secondo quanto si legge all’interno del ‘Report Calcio 2012’, è di 428 milioni di euro la perdita netta prodotta dal calcio professionistico italiano nel 2010-2011, 80 milioni in più rispetto alla stagione precedente (+ 23% ). A rendere più preoccupante la situazione, è il fatto che il risultato è negativo in tutte le leghe: solo 19 sui 107 club analizzati hanno riportato un utile (18%).\r\nDati sconfortanti anche dalla Serie A, che genera l’82% dei ricavi (era l’84% nel 2009-2010), mentre la serie B il 14% (era l’11 % nella stagione precedente) e la Lega Pro il 4% (era il 5% nel 2009-2010). Il costo della produzione è pari, invece, a 2,9 miliardi di euro, in aumento dell’1,5% rispetto alla stagione precedente.\r\nIn definitiva, cifre che da sole dovrebbero essere sufficienti per convincere gli addetti ai lavori che è il momento di svoltare.