buffon_triste«Non possiamo essere soddisfatti perché quando vinci 2-0 a mezz’ora dalla fine e perdi, cadono tutti gli alibi. Non esiste parlare di disposizione tattica o di condizione fisica. Quando si perde così tutti devono sentirsi responsabili perché giocatori come noi, con una certa esperienza, non possiamo fare sì che una squadra, per quanto buona come il Napoli venga a Torino e in mezz’ora ribalti il risultato».\r\nBuffon non cerca alibi per la sconfitta rimediata contro il Napoli, ma chiama i compagni all’immediata riscossa, a cominciare dalla sfida di martedì sera contro il Maccabi Haifa: «C’è la giusta pressione abbiamo la consapevolezza di avere l’obbligo di provarci e l’imperativo di vincere, visto che indossiamo la maglia della Juve. Questa è sempre stata e sempre sarà la nostra filosofia, al di là dei momenti più o meno buoni che si possono attraversare».\r\nLa Juventus non ha alternative al successo, se vuole fare strada nel Gruppo A: «Visto che Bayern e Bordeaux non possono perdere entrambe, l’unico risultato utile per noi è la vittoria, poi è chiaro che di fronte avremo una squadra che già a Torino si è dimostrata di tutto rispetto. I nostri obiettivi rispetto ai loro sono diversi però e non possiamo far altro che pensare a vincere».\r\nUna vittoria contro gli israeliani sarebbe importante non solo per la classifica, ma anche per rinforzare le ambizioni di un gruppo di giocatori per il quale la conquista della Champions League sarebbe il coronamento di un percorso duro, che li ha portati dalla B ai vertici europei: «Patti non ne sono stati fatti, almeno in mia presenza. Se però un giocatore viene considerato un campione è perché ama le sfide. Nella Juve ce ne sono quattro o cinque che tre anni fa hanno affrontato una sfida che potrà essere completata solo con una vittoria importante e la Champions sarebbe il massimo da questo punto di vista. A patto però che non diventi un’ossessione».