Buffon: “Ho parlato con Conte, progetto importante”

Gigi Buffon giovedì prossimo sposerà Alena Seredova: la modella e presentatrice TV ha finalmente convinto il numero uno della Juventus e della nazionale a portarla all’altare. Per l’occasione, Buffon ha rilasciato un lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’. Eccone uno stralcio.\r\n\r\nQuanto è bello e difficile fare il papà di Louis Thomas(4 anni a dicembre) e David Lee (2 a ottobre)?\r\n“E’ bellissimo e comporta molte responsabilità, perfino nelle cose a cui meno si pensa. Ad esempio bisogna stare attenti ai comportamenti o al linguaggio in casa, perché i bimbi sono delle spugne e non dimenticano quello che sentono spesso. Mi sento sempre un po’ sotto esame e spero di cavarmela bene”.\r\n\r\nChe tipo di papà è Gigi Buffon: permissivo o severo?\r\n“Io gioco e mi diverto con i bimbi. Mi piace fargli apprezzare quello che hanno. Sono un po’ più severo di Alena. Per carattere è lei quella tosta e io quello pragmatico, ma con i bimbi è diverso: loro riescono a “comprarsela” con poco e a mandarla in crisi come non fa nessun altro”.\r\n\r\nIl pallone lo prendono con le mani o con i piedi?\r\n“Per adesso ci giocano senza impazzirci. Poi decideranno cosa fare: le forzature non vanno bene, l’importante è che stiano con gli altri bambini”.\r\n\r\nIl mondo in cui è cresciuto lei era migliore o peggiore di quello in cui stanno crescendo i suoi figli?\r\n“Dipende anche dalla città in cui cresci. Io ho passato l’infanzia a Marina di Carrara che era il posto ideale soprattutto in estate. Crescere in città è più difficile, ma probabilmente adesso anche a Marina di Carrara ci sono maggiori rischi e pericoli rispetto al passato”.\r\n\r\nLei ha frequentato spessissimo le curve degli stadi: sarebbe felice se lo facessero i suoi figli?\r\n“Certo, basta che riescano a far emergere il proprio carattere e i propri valori. Se sanno quale strada seguire e come comportarsi non avranno problemi. Io ho sempre fatto perno sull’educazione che mi avevano dato i miei genitori e penso che si possa frequentare chiunque e in qualunque luogo a patto di ragionare con la propria testa”.\r\n\r\nQual è il primo valore che cerca di insegnare ai suoi figli?\r\n“Il rispetto per gli altri, in particolare per gli anziani. E per le istituzioni”.\r\n\r\nIl matrimonio tra lei e la Juve è un matrimonio d’amore o resta in piedi solo perché c’è un contratto?\r\n“C’è molto amore. Soprattutto con i tifosi, che hanno sempre provato affetto per me al di là del rendimento. Con la società l’ultimo anno è stato di studio, è nato qualche malinteso di troppo, ma non voglio dare colpe a nessuno. Nell’ultimo periodo ho sentito parole molto carine nei miei confronti e credo sia giusto per quello che ho sempre dato alla Juve. I dirigenti hanno imparato a conoscermi meglio e, mi auguro, ad apprezzarmi di più. Quindi non c’è nessun dubbio sul mio futuro: resto alla Juve al 100%”.\r\n\r\nL’obiettivo è quello dichiarato qualche mese fa con quella frase che tanto piacque ai tifosi bianconeri?\r\n“Dissi che vincere lo scudetto alla Juve varrebbe più di 1 milione e 200mila scudetti vinti altrove. Lo confermo. E’ quello che sento dentro di me”.\r\n\r\nHa parlato con Conte?\r\n“Sì, mi ha chiamato e mi ha detto parole importanti che mi fanno sentire coinvolto nel progetto. Io sono convinto che i singoli aiuteranno la squadra e la squadra aiuterà i singoli. Ricordo una frase di Maradona: “Io ero già Maradona a 16 anni quando arrivavo in fondo alla classifica con l’Argentinos Juniors”. Capito il senso? Il singolo è importante, ma senza la squadra perfino il più bravo di tutti non basta. Credo che l’anno prossimo si potrà fare bene. Sono contento che sia rimasto Filippi: è un bravissimo preparatore dei portieri, con una bella metodologia di lavoro”.\r\n\r\nLei ha vissuto un periodo non facile.\r\n“Al rientro dopo sei mesi di stop tutti pretendevano che fossi subito al 100%: a chiunque si concede un periodo per tornare al top, a me no. Ma non importa: io continuerò per molti anni a giocare sui miei livelli”.\r\n\r\nPer realizzare il sogno del sesto Mondiale?\r\n“Intanto penso a giocare il quinto da protagonista. E poi se mi facessero il regalo di vivere da terzo portiere l’avventura del sesto Mondiale sarebbe bellissimo…”.\r\n\r\nIntanto si sta già preparando con largo anticipo per il dopo-calcio.\r\n“Mi sono tuffato con entusiasmo nell’avventura con la Zucchi, della quale dopo l’aumento di capitale avrò il 20%. Ho sempre il bagno La Romanina a Marina di Massa e a 500 metri da lì abbiamo da poco aperto un albergo. Tutti investimenti oculati di cui devo ringraziare mia moglie e la mia famiglia”.\r\n\r\nVuole aggiungere qualcosa al commento sul calcioscommesse che ha fatto qualche giorno fa («Siamo sempre l’Italia di piazzale Loreto. Basta un nome in prima pagina e tutto viene infangato, quando il fatto per ora non è chiaro») e che le è costato alcune critiche?\r\n“Sono stato frainteso solo da chi vuole strumentalizzare politicamente quel tipo di riferimento. Ma le persone oneste intellettualmente hanno apprezzato”.