Buffon e Amauri si riprendono la Juve: “Da qui non ci muoviamo”

Esposti in vetrina da settimane, in attesa delle contrattazioni di gennaio (o giugno), stamattina Amauri e Gigi Buffon torneranno a mettere i piedi sul prato di Vinovo insieme ai compagni, come non succedeva da mesi: l’attaccante s’era fermato il 19 novembre per una brutta distorsione al ginocchio sinistro e il portiere era fuori dall’estate, in seguito all’operazione all’ernia discale. Entrambi si sono aggiustati, e ora ricominceranno a lavorare con gli altri, per ritrovare campo e condizione. Di nuovo in gruppo, insomma, la parola da cui tutto discende, nella Genesi bianconera di Gigi Del Neri e Andrea Agnelli. «Le stelle non sarebbero stelle, senza il gruppo – ripeteva ieri alla Rai il presidente bianconero – anche se poi è chiaro che il singolo emergerà sempre. Ma senza il gruppo, Del Piero e Buffon non sarebbero Del Piero e Buffon».\r\nSe è legge per due icone, figurarsi se la norma non vige pure per Amauri, che in questo spezzone di campionato ha finora lasciato frammenti: sette partite, soltanto tre da titolare, per 266 minuti giocati. Questione di cifre, allora, e di condizione fisica pericolosamente aleatoria, se la Juve sta pensando di farne oggetto di baratto: Amauri per Gilardino, più quattrini, intorno ai 9 milioni di euro, è il piano dell’ad e direttore generale bianconero Beppe Marotta. Affare già complicato di suo, soprattutto cercando di annodarlo a gennaio, lo diventa ancora di più se l’italo-brasiliano non ha molta voglia di andarsene. Come è: primo, perché ha un signor contratto, sui 3,8 milioni a stagione fino al 2012; secondo, perché quando è stato bene, Del Neri non ci ha mai rinunciato.\r\nIl guaio è che, senza cerotti, il giocatore lo è stato molto di rado: appena ritrovatosi con l’avvio dell’Europa League, tre gol (rimasti tali) in quattro partite, era stato stoppato da un infortunio muscolare, poi, la distorsione al ginocchio. Di rinunciare al bianconero, però, non ne vuole sapere: se sto bene me la gioco con chiunque, ha confidato Amauri agli amici, e voglio dimostrare qui il mio valore. Fiorentina e Napoli sono plausibili domicili futuri, anche se la vendita perfetta di Marotta sarebbe la cessione all’estero: qualche segnale è arrivato dalla Premier League, compreso il Liverpool. L’intoppo sarà l’ingaggio, tanto che l’unica via esplorabile resta l’abbassamento dello stipendio e il conseguente prolungamento dell’accordo: due milioni l’anno fino al 2014 darebbero più o meno lo stesso incasso. In ogni caso, nonostante le dichiarazioni ufficiali di procuratori e società, l’ex brazil rimane in vetrina. Eccome.\r\nDel resto, c’era finito, e potrebbe tornarci a giugno, nientemeno che Buffon, che ora ricomparirà in squadra: fin qui il portiere aveva lavorato da solo, poi insieme al preparatore, da oggi lo farà con i colleghi, compreso Marco Storari, cui cercherà di soffiare il posto da numero uno. Concorrenza non priva di insidie, pure per le parole pronunciate nei mesi scorsi, da Agnelli e Del Neri. Storari non ha fatto rimpiangere Buffon, il brutale riassunto del pensiero presidenziale. Gigi un po’ c’era rimasto male, ma l’autostima non ne è uscita scalfita: anzi, semmai ha voglia di far vedere chi è ancora il migliore del pianeta. Quello odierno sarà un ritorno al lavoro anche per la squadra, reduce da otto giorni di vacanze: e con il primo appuntamento a inizio 2011, il 6 gennaio in casa contro il Parma, Del Neri non vuole perdere tempo: dunque, doppia seduta di allenamenti, una alle 11 l’altra alle 15, fino al 31 dicembre compreso. Un giorno di sosta per il primo dell’anno, poi ripartenza il 2 gennaio. Riaprirà pure il mercato.\r\n\r\n(Di Massimiliano Nerozzi per ‘La Stampa’)