bordeaux-juventus_0Brutto passo falso della Juventus che si presenta in Francia convinta di mettere a segno il colpo qualificazione e invece la squadra di Blanc piazza la doppia zampata: 2 a 0 e qualificazione pericolosamente rimandata alla gara dell’ 8 dicembre prossimo con il Bayern Monaco, vittorioso per 1-0 con il Maccabi Haifa, nella quale ai bianconeri basterà un pareggio.\r\nFrancesi in vantaggio al 55° grazie ad una deviazione aerea di Menegazzo su cross calibrato di Palsil. La Juve messa in campo da Ferrara è impalpabile: incapaci di abbozzare una reazione di ogni tipo. Da segnalare solo un cross morbido dalla destra di Del Piero per Diego che incredibilmente non riesce ad insaccare a pochi centimetri dalla porta.\r\nIl sigillo finale arriva al secondo minuto di recupero con Chamakh che insacca su calcio d’angolo.  \r\n\r\nBORDEAUX (4-2-3-1): Carrasso; Chalmé, Ciani, Planus, Tremoulinas; Fernando, Diarra; Plasil, Gouffran, Wendel; Chamakh\r\nA disposizione: Ramé, Placente, Traoré, Sertic, Bellion, Cavenaghi, Sané.\r\nSqualificati: nessuno\r\nIndisponibili: Gourcuff, Jurietti, Henrique\r\n\r\nJUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Caceres, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Felipe Melo, Sissoko; Camoranesi, Diego, Del Piero; Amauri.\r\nA disposizione: Manninger, Grygera, Cannavaro, Poulsen, Marchisio, Giovinco, Immobile.\r\nSqualificati: nessuno\r\nIndisponibili: Iaquinta, Trezeguet.\r\n\r\nARBITRO: Eduardo Iturralde Gonzalez\r\n\r\nRETI: 55° Menegazzo; 92° Chamakh (B)\r\n\r\nLe pagelle:\r\n\r\nBuffon: 5,5 – Solito miracolo al 38° del primo tempo su Chamakh in uscita, ma sui due goal dei girondini poteva fare molto, molto di più.\r\nCàceres: 6 – Uno dei pochi che si salva: corre tanto, preciso in difesa, si propone di seguito sulla fascia per i “dai e vai” tipici del gioco veloce stile Barcellona (buona scuola non mente), ma non è mai supportato adeguatamente dai compagni di reparto. Si perde Chamakh in occasione del secondo goal, ma la partita era già finita da un pezzo.\r\nChiellini: 6,5 – Il migliore dei suoi, e non è una novità.\r\nLegrottaglie: 6 – Soffre non poco la velocità degli avversari, ma non sbaglia tantissimo.\r\nGrosso: 5 – Non bene in difesa, poca spinta sulla fascia dove spesso perde la palla. Non ripiega come dovrebbe, anche perchè il fiato si fa corto un po’ troppo presto.\r\nFelipe Melo: 4,5 – Stavolta devo veramente essere impietoso: il ragazzo ha sbagliato lo sbagliabile, ed anche di più. Un po’ meglio nel secondo tempo, ma soffre terribilmente la velocità degli avversari. Deve riposare, qualcuno lo dica a Ferrara, dato che da solo non ci arriva a quanto pare.\r\nCamoranesi: 4,5 – Se gioca la palla, non ha eguali. Se non la gioca e per di più si mette a picchiare come un fabbro, giochiamo in 10. Rimane in campo per gentilissima concessione dell’arbitro…e di Ferrara.\r\nSissoko: 5,5 – Perde una marea di palloni, decisamente più di quanti normalmente ne riconquista. Non ha un riferimento dietro, dato che Ferrara invece dell’ottimo Poulsen gli affianca Felipe Melo.\r\nDel Piero: s.v. – Non me la sento di giudicare il Capitano quando gioca ala sinistra. Non è il suo ruolo e si vede: sbaglia tutto e anche di più, ma la colpa non è sua ma di chi lo ha schierato in campo. Lontano dalla condizione migliore.\r\nAmauri: 5 – Si sbatte come sempre, ma stavolta è veramente solo dato che non gli arriva una palla giocabile in tutta la gara. Sostituito per infortunio, speriamo che non sia grave.\r\nDiego: 5 – Arranca, corricchia, si propone ma non è serata per la Juve. Il folto centrocampo francese lo imbriglia inesorabilmente e lui non trova mai una giusta collocazione in campo. Sbaglia un goal fatto a pochi centimetri dalla porta su cross di Del Piero.\r\n\r\nFerrara: 2 – Non ho più parole per descrivere la pochezza di questo “allenatore”. Blanc gli da una lezione di tattica non indifferente, nonostante abbia in rosa giocatori nettamente più scarsi dei bianconeri. Schiera Del Piero ala che equivale a far giocare in porta Galderisi; mette Giovinco sulla sinistra quando la partita è praticamente già persa (e si vede subito la differenza, ma ormai è tardi). Lascia in panchina l’unico vero interditore che abbiamo, tra l’altro in splendido momento di forma, che sarebbe tornato utilissimo per spezzare le trame del roccioso centrocampo dei girondini. In pratica non ne azzecca una, nemmeno per sbaglio, dato che la confusione regna sovrana nel suo cervello: si passa dal 4-2-3-1 ad un ridicolo 4-2-2-2 per finire con il 4-3-3 all’entrata in campo di Giovinco, che nemmeno i giocatori riescono a capire al volo.\r\nE ora un trittico da paura: a Cagliari domenica, con l’Inter il sabato dopo e per finire l’infuocato ritorno di Champions con il Bayern Monaco, al quale serve una vittoria per passare il turno. Il destino della Juve in tutti i fronti (e spero anche quello di Ferrara) si decide in 13 giorni.\r\n\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it