Bonucci, Juve-Barcellona: “Siamo meno tosti ma più tecnici del 2015”

Leonardo Bonucci ha parlato al quotidiano ‘La Stampa’ alla vigilia di Juve-Barca: ecco gli spunti salienti dell’intervista

Leonardo Bonucci è stato intervistato dal quotidiano ‘La Stampa’ alla vigilia di Juve-Barcellona. Tanti i temi trattati dal difensore viterbese, ma ovviamente la priorità ce l’ha la sfida di domani sera allo Stadium. Sarà una sorta di rivincita della finale del 2015, che Bonucci non ha mai voluto rivedere… “Non l’ho mai rivista, come del resto il quarto dell’Europeo contro la Germania. Perché credo nell’impresa? Abbiamo la difesa migliore, e il Barcellona, grandissima squadra, adesso è forse un pelino meno di quel che era nel 2015”.

Gioco all’italiana contro tiki taka? L’impressione è che ormai queste nette differenze non ci siano più…

“Per vincere serve un mix perfetto, mentre in Europa a volte ti trovi squadre fantastiche, con tanti campioni, che in fase difensiva non sono così preparate come le italiane. Juve-Barcellona? Stiamo parlando di due grandissime difese, composte da nazionali, ma per me quella della Juve è meglio, anche se giochiamo in maniera diversa. Dopodiché, dovrà dirlo il campo se è così”.

Al cospetto della difesa bianconera, seppur di altissimo livello, ci saranno tre super attaccanti come Messi-Neymar-Suarez:

“Che sono tra i primi dieci del mondo: ci servirà aiuto e sacrificio. I numeri parlano per loro, e basta anche un solo lampo di talento: sarà complicato. Higuain e Dybala? Nei primi dieci ci sono anche loro”.

Rispetto al 2015, però, molte cose sono cambiate:

“Com’è cambiata la Juve? Ha perso un po’ di impatto fisico e corsa, a centrocampo, con Pogba e Vidal, ma abbiamo più qualità. E siamo maturati nella gestione della palla e delle partite. Il Barcellona? Neymar ha fatto un grandissimo salto di qualità, Mascherano ha due anni in più da difensore, e Rakitic è maturato. Poi sono tre anni che giocano insieme, con lo stesso allenatore. Però, forse sono un pelino sotto a quello che erano a Berlino”.

Decisiva sarà con ogni probabilità la prestazione di Dybala: quando l’argentino gira, la Juve gioca inevitabilmente meglio.

“Cosa vedo nella Joya? Il talento di un artista, che ha aumentato la consapevolezza di quel che può fare, e quando lo fa, lo fa al cento per cento. Basti guardare la freddezza con cui ha tirato il rigore al Milan, al 97’. Se non sei Dybala, Messi o quei giocatori lì, certe cose non ti riescono”.

Bonucci: “Bayern più forte del Barcellona”

Chi poteva capitare alla Juve peggio del Barcellona?

“Il Bayern Monaco, ha caratteristiche che in Europa contano. Per esempio, non avrebbe mai preso 4-0 a Parigi”.