Bilanci Juve, le motivazioni per l’assoluzione della Triade

Le accuse mosse dalla procura di Torino sui bilanci della vecchia gestione della Juventus si sono basate su «un grave errore di prospettiva» e dall’uso di «strumenti assolutamente inadeguati». È quanto scrive il gup Dante Cibinel nel motivare la sentenza con cui lo scorso 24 novembre ha assolto Antonio Giraudo, Luciano Moggi e Roberto Bettega dai reati di false comunicazioni sociali, falso in prospetto, ostacolo all’attività di vigilanza, illegale ripartizione degli utili, truffa ai danni della Figc.

Le critiche del giudice sono rivolte soprattutto al lavoro dei consulenti tecnici della procura, su cui si basavano le accuse sulle cosiddette plusvalenze realizzate sulla compravendita di calciatori: i parametri presi in esame (età, carriera, storia economica dei trasferimenti anche dopo la militanza nella Juventus) sono stati considerati inadeguati o insufficienti. Lo stesso discorso, per il gup, vale per gli altri episodi contestati: il pagamento ai procuratori, la cessione di Zidane al Real Madrid e di Maresca al Siviglia, l’acquisto di Mutu dal Chelsea, il prestito di Miccoli, la cessione del portiere Carini allo Standard Liegi, nelle cui trattative venne fatta entrare un’opzione sull’egiziano Elymany.

REAL SCORRETTO CON LA JUVENTUS – Il Real Madrid non si comportò correttamente con la Juventus nella fase iniziale delle trattative che nel 2001 portarono alla cessione di Zidane alla squadra spagnola. E le dichiarazioni dei dirigenti delle ‘merengues’ non sono attendibili. Lo scrive il gup Dante Cibinel, di Torino, nelle motivazioni della sentenza di assoluzione di Antonio Giraudo, Luciano Moggi, Roberto Bettega nel processo sulle cosiddette «plusvalenze». Il giudice si sofferma sull’operazione Zidane perchè l’accusa – sulla base di dichiarazioni dei vertici delle merengues – contestava ai vertici della società bianconera dei pagamenti fittizi agli intermediari e, in un paio di pagine, ricostruisce i retroscena di quella che ha definito «l’accordo più ricco mai raggiunto nelle operazioni di calcio mercato sino a quello, recente, di cessione al Real Madrid dei diritti relativi al calciatore Cristiano Ronaldo». Giraudo ha testimoniato che il Real, volendo acquistare Zidane, ebbe contatti riservati con il procuratore del calciatore e non con la società. «Noi ci indispettimmo alquanto, sia perchè non volevamo perdere Zidane, sia perchè le modalità con cui il Real Madrid aveva iniziato l’operazione erano scorrette». Il presidente Florentino Perez Rodriguez e il direttore sportivo Jorge Alberto Valdano Castellano, nel raccontare le trattative, dissero che di mediatori (in questo caso Licio D’Onofrio e Francesco Zavaglia) non se ne videro, cosa che non giustificava le provvigioni: ma il giudice ha detto che le dichiarazioni degli spagnoli sono «non attendibili» alla luce di quanto è emerso al processo e «della condotta scorretta» della società spagnola.

Credits: TuttoSport

Fracassi Enrico