Bergamo: “La Juventus si difende male”

bergamoA marigine della presentazione romana del suo libro, “Sono morto una notte di luglio”, pubblicato da Edizioni Erasmo, l’ex designatore arbitrale, Paolo Bergamo, ha concesso un’intervista esclusiva a Giùlemanidallajuve associazione che annovera migliaia di tifosi e piccoli azionisti della Juventus. Ve la proponiamo integralmente col consenso del sodalizio:\r\n“Sono morto una notte di luglio”, quando ha pensato che era giunta l’ora di raccontare la sua versione e perché quel titolo?\r\nQuando ho avuto chiaro il quadro completo degli avvenimenti che hanno originato farsopoli. La mia è stata una morte “civile” dalla quale sono riuscito a rinascere.\r\n\r\nRiguardo alla sua esperienza di designatore, qual’è il ricordo che vorrebbe cancellare e quale quello che ricorda con più piacere?\r\nGli scontri telefonici con il presidente Carraro sono una ferita ancora dolorante. L’apprezzamento da parte di Uefa e Fifa riguardante le nuove metodologie di insegnamento della tecnica arbitrale ed i risultati ottenuti dall’intera squadra arbitrale a livello internazionale, mi danno sensazioni che nessuno può togliermi.\r\n\r\nQual’è il suo giudizio sull’attuale classe arbitrale? \r\nSoffre in maniera evidente di carenze strutturali che a suo tempo ho portato a conoscenza del presidente dell’AIA.\r\n\r\nDopo qualche stagione di calma apparente, si torna a parlare di sudditanza ed a farlo è stato, tra gli altri, lo stesso De Laurentiis che l’anno scorso dichiarava: “Dopo calciopoli tutto è possibile, nulla è prevedibile e si è ritrovata la strada della serietà”. Che consiglio darebbe a questi presidenti?\r\nPer chi non ha né conoscenza né competenze specifiche è facile affidarsi a slogan roboanti che in quel momento generarono gratuito consenso. Il calcio da sempre vive con gli errori dei presidenti durante la campagna acquisti, con gli errori degli allenatori, dei giocatori e degli arbitri, con i commenti gridati dalla stampa e dalla TV secondo logiche di mercato.\r\n\r\nDopo oltre 3 anni è riuscito a farsi un’idea precisa sulla nascita di “calciopoli”? Si e spero che i tifosi veri facciano altrettanto. C’è una persona in particolare che l’ha delusa o sorpresa quando è montato lo scandalo? \r\nLo scandalo è un mostro con tante teste molte delle quali ancora sorridenti. Ma il tempo è galantuomo e saprà rimettere le cose al posto giusto.\r\n\r\nIl suo rapporto con Moggi era preferenziale rispetto a quello con dirigenti di altre squadre? Penso all’Inter, al Milan, alla Roma…\r\nEra un rapporto confidenziale che ho tenuto con tutti in particolare con coloro che avevo conosciuto nei miei 15 anni trascorsi come arbitro di Lega Nazionale.\r\n\r\nAnche se non la riguarda direttamente, che idea si è fatto della linea, per niente difensiva, adottata dalla società Juventus?\r\n E’ uno dei grandi interrogativi che deve suscitare un più approfondito esame. Da quando la stampa ha pubblicato le intercettazioni, creando un caos completo fino al 30 Agosto, quando la Società ha ritirato il ricorso al TAR l’atteggiamento è assai contraddittorio.\r\n\r\nA Napoli, nel corso del processo, è affiorato che Puglisi è milanista, Babini bolognese/filo interista e sicuramente affioreranno altre curiosità simili. Come designatore era al corrente delle fedi calcistiche di arbitri ed assistenti? Ricorda qualche episodio legato a qualche arbitro ed alla sua squadra del cuore?\r\nOgnuno di noi da ragazzo ha tifato per questa o quella squadra. Non voglio credere che questo possa influire emotivamente quando si è in campo chiamati a giudicare secondo regolamento. Non voglio pensare che arbitri e/o assistenti abbiano cercato di trarre vantaggi per migliorare la carriera grazie alla loro fede sportiva.\r\n\r\nNel corso di alcuni incontri, così come in una recente apparizione televisiva, ha parlato di “intercettazioni” effettuate illecitamente da Telecom Italia ai suoi danni. Era un lapsus riferito al traffico illecito di tabulati o ha in mano prove, documenti esclusivi, non emersi durante l’indagine svolta dai PM di Milano? \r\nNel mio libro credo di aver messo in chiaro quello che volevo dire.\r\n\r\nC’è qualcuno, conosciuto o meno, che – come accaduto a Pairetto – l’ha avvicinata per proporle uno sconto di pena in cambio di un’ammissione di colpa?\r\n Nessuno\r\n\r\nTornando al processo di Napoli, prima l’esame a dir poco lacunoso del m.llo Di Laroni, poi l’ex-guardalinee Coppola che denuncia, non solo l’omissione di fatti che andrebbero a compromettere l’immagine dell’Inter, ma anche di carabinieri che hanno utilizzato nomi di copertura durante la sua deposizione. C’è l’intenzione di denunciare, in un procedimento a parte, questi avvenimenti? \r\nOgni elemento è valutato dai miei legali con la massima attenzione, compreso quelli che mi hanno danneggiato nella fase indagatoria e dibattimentale.\r\n\r\nLa verità, tutta la verità, verrà mai a galla? \r\nLa verità sarà un patrimonio di coloro che avranno la voglia di trovarla. Le forze in gioco sono enormi ma la verità c’è, anche se scomoda per alcuni. Chi avrà voglia di cercarla, anche se con fatica ci arriverà.\r\n\r\nQuesta intervista sarà pubblicata sul sito di Giulemanidallajuve, l’unica associazione che ha difeso e continua a difendere in tutte le sedi la Juventus. La conosce e cosa ne pensa? \r\nNe ho sentito parlare. Penso che farsopoli ha umiliato i sentimenti sani di milioni di sportivi.”\r\n(Fonte: Giulemanidallajuve)