ITALY SOCCERMarchigiano Doc, porta tatuato lo stemma della Juve sul cuore. Come si presenterà  alla Juve? Con una frase mai banale: “Ho realizzato il mio sogno”.\r\nMiglior marcatore “all time” delle giovanili bianconere (184 reti all’attivo), fu spedito in prestito ad Ascoli nell’estate del 2006, passaggio importante  nella carriera di Paolucci. Ad Ascoli, grazie all’aiuto di un guru quale Nedo Sonetti, diventa  titolare in coppia con Soncin!\r\nSonetti, che di calcio ne mastica giorno e notte, dopo averlo visto in allenamento gli regalò in nomignolo di Cigno, rivedendo  il lui il mito di Van Basten. Fatti i proporzionati paragoni, Paolucci non è ancora un fuoriclasse, ma semplicemente un attaccante italiano,vicino come caratteristiche ad Alberto Gilardino. Tanto è vero che qualche mese fa a bussare alla porta di Alessio Secco è stato proprio Pantaleo Corvino, pronto a sostituire uno scontento Castillo con Michele Paolucci.\r\nDi momenti bui, in carriera ne ha già affrontati, vale a dire la parentesi Udine/Bergamo, anno in cui il suo cartellino entrò a far parte dell’affare Iaquinta. L’Udinese che il quell’anno aveva in organico il duo Quagliarella/DiNatale, e in accordo con la Juve, dopo 3 mesi di tribuna gratuita, spedì  Paolucci in prestito da Del Neri all’Atalanta.\r\nFu un grosso errore,visto che il rapporto con l’allenatore di Aquileia fu abbastanza tormentato. Si arrivò al punto di vedere Paolucci spesso e volentieri convocato in primavera, per aver rifiutato la panchina.\r\nPassiamo così alla parentesi Catania, dove ha inizio la rinascita di Paolucci. Zenga che di professione  fa l’allenatore, regala al ragazzo una grossa possibilità in occasione della gara di Coppa Italia Parma-Catania. Subentrato a partita in corso, sigla una doppietta che regala al Catania l’accesso agli ottavi di finale. Da quel giorno fa ingresso in pianta stabile nell’undici titolari, chiudendo l’anno con 7 reti all’attivo, molte visto che gli ultimi 2 mesi di Catania sono vissuti in tribuna. Non è questione d’infortuni o diatribe con l’allenatore, ma qualcosa di più semplice. LoMonaco non ha intenzione di pagare la metà del costo del cartellino appartenente all’Udinese (circa 3 mln) e in accordo con l’allenatore aziendalista del momento manda Michele in tribuna.\r\nQuest’anno a Siena è stato chiuso da Maccarone e Reginaldo. A pensar male si ci prende sempre, ed io in questo caso aggiungo: colpa del mancato arrivo di Giampaolo alla Juventus. Sappiamo bene che Paolucci torna alla Juve grazie agli infortuni di Trezeguet e Iaquinta, ma io da uno che è nato con il mito della grande Juve cucito sulla pelle mi aspetto ancora  tanto. Auguro a Michele di aggiungere altri sogni a quello appena realizzato, magari alzare un trofeo con la sua squadra del cuore.\r\nForse io e Mirko non capiamo niente di calcio, ma nella nostra classifica giovanile, dopo Lanza c’era proprio lui.\r\n\r\nP.s. Per chi non lo sapesse, Paolucci una rete con la prima squadra bianconera l’ha gia’ realizzata. Giocava in coppia con David Trezeguet, in occasione di una tournè in Cina. Speriamo sia di buon auspicio.\r\n\r\ndi Roberto Pink