Amichevole Svizzera vs Italia: 0-0. Commento, highlights e interviste

cannavaro\r\n\r\nLippi è soddisfatto. Io no. Una nazionale che non segna da quasi 300 minuti e che non dà segni di ripresa a partire dal post europeo, per me non ha nulla di cui essere soddisfatti. A dire il vero, gli azzurri ieri sera sono partiti alla grande, con Marchisio propositivo sulla fascia sinistra (ha sui piedi un’occasione d’ora, ma come sappiamo fare gol non è una delle sue capacità migliori) e Zambrotta che sulla destra sembra una vera e propria spina nel fianco degli svizzeri.\r\nNei primi 20 minuti gli azzurri costruiscono tanto e subiscono davvero pochissimo: Gilardino sfrutta in modo pessimo due ottime occasioni da gol, Giuseppe Rossi si dà un gran da fare (anche se deve capire il ragazzo che a calcio si gioca in 11 e cercare di saltare 4-5 uomini non sempre riesce) e a centrocampo sembra che Lippi abbia messo su una vera e propria diga, con il solo Camoranesi in ombra (il bianconero uscirà nel corso del primo tempo per una botta alla caviglia lasciando il campo a Pepe). Basta poco, però, per consentire agli svizzeri di prendere fiducia, e ci pensa Chiellini (ufficialmente non presentabile al momento, la Juventus dovrebbe puntare almeno per inizio campionato sulla coppia Le Grottaglie-Cannavaro) con un paio di svarioni clamorosi a mettere gli avversari in condizione di pungere. I cambi della ripresa servono a poco o nulla: Iaquinta riesce a rendersi pericoloso solo con azioni personali, Quagliarella non impensierisce Senderos e Co. e il centrocampo appare in affanno. Il solo D’Agostino, entrato al posto di Pirlo, riesce a pennellare un paio di palloni interessantissimi, ma non sfruttati dai compagni. L’impressione è che il centrocampo azzurro non possa prescindere più dal talento dell’Udinese, vista la scarsa vena di Pirlo. In definitiva una nazionale deludente, a mio avviso, contro un avversario tutt’altro che trascendentale. Gli azzurri ormai sembrano vivere una sorta di incantesimo dal quale neanche Lippi riesce a tirarli fuori, un incantesimo che a dire il vero è ancora più evidente se si prendono in considerazione le squadre di club: secondo recenti statistiche il campionato italiano sarebbe il 5° per livello tecnico, al pari della prima divisione Greca. Statistiche che possono lasciare il tempo che trovano, ma che possono anche far riflettere.\r\nNota della serata: Fabio Cannavaro ha onorato per la 127esima volta la maglia azzurra come solo un lottatore come lui sa fare.\r\n\r\nIL TABELLINO\r\nITALIA (4-4-2) – Buffon; Zambrotta (dal 46′ Santon), Cannavaro, Chiellini, Criscito; Camoranesi (dal 31′ Pepe), Pirlo (dal 61′ D’Agostino), Palombo, Marchisio (dal 73′ Grosso); Rossi (dal 61′ Quagliarella), Gilardino (dal 46′ Iaquinta).\r\nCt: Marcello Lippi.\r\nSVIZZERA (4-4-2) – Benaglio; Degen (dal 69′ Schwegler), Senderos, Grichting, Magnin (dall’87’ Ziegler); Padalino (Dall’84’ Derdiyok), Huggel, Inler, Barnetta (dal 78′ Vonlanthen); Frey (dal 69′ Streller), N’Kufo (dal 69′ Yakin).\r\nCt: Ottmar Hitzfeld.\r\nArbitro: Kirchner (Germania)\r\n\r\nHIGHLIGHTS E INTERVISTE\r\n