Allegri: il Real alza la posta, 7 milioni l’anno

Allegri, il Real Madrid non molla: pronta una proposta super per convincerlo a lasciare la Juventus, 7 milioni a stagione per tre anni

Allegri, il Real Madrid non molla: pronta una proposta super per convincerlo a lasciare la Juventus. Il dg bianconero Beppe Marotta continua a ritenere il prolungamento di Massimiliano Allegri (attuale scadenza giugno 2017) una formalità, ma dall’estero giungono voci poco rassicuranti. La proposta della Juventus sarebbe di un prolungamento fino al 2018 con aumento di stipendio fino a 4,7 milioni l’anno (eventualmente più bonus), ma potrebbe non bastare.\r\n\r\nStando a quanto riferisce oggi la ‘Gazzetta dello Sport’, nonostante la vittoria di ieri per 4-1, Zinedine Zidane non convince ancora il presidente Florentino Perez, che si sarebbe già pentito di aver scelto il francese dopo l’esonero di Rafa Benitez. Zidane, che prima allenava senza grandi risultati il Real Madrid Castilla, la squadra B delle Merengues, ha ottenuto anche un contratto triennale assieme alla promozione. Un bel problema per la dirigenza madrilena, considerato che a libro paga ci sarà anche per tanto tempo Rafa Benitez (a meno che non si sieda presto su una nuova panchina).\r\n

Allegri al Real? Ma anche Low o Pochettino

\r\nFatto sta che lo stesso Zidane ha capito che tira un’aria brutta attorno a lui e Massimiliano Allegri sarebbe una delle prime scelte. Si parla addirittura di 7 milioni l’anno per tre anni al tecnico toscano, una cifra importante che potrebbe allettare ‘il conte Max’ e convincerlo invece a rompere con un anno di anticipo il contratto con la Signora. ‘Repubblica’, invece, non ritiene al momento Allegri uno dei nomi più caldi per il Real: in cima alle preferenze degli spagnoli ci sarebbe l’attuale CT della Germania Joachim Low e in alternativa Mauricio Pochettino, attuale allenatore del Tottenham secondo in classifica in Premier League. Qualora ci fosse un clamoroso divorzio tra la Juve e Allegri, la prima scelta dei bianconeri dovrebbe essere uno tra Paulo Sousa e Didier Deschamps, ma occhio anche ad Eusebio Di Francesco.