Allegri: “Pjanic uno dei più forti al mondo come Khedira”

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, è stato ieri ospite del salotto Sky, dal quale ha risposto tra gli altri alle domande di Caressa e Vialli

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, è stato ieri ospite del salotto Sky, dal quale ha risposto tra gli altri alle domande di Fabio Caressa, Massimo Mauro, Zvone Boban, Beppe Bergomi e Gianluca Vialli. Se si potesse riassumere la stagione di Allegri in un’immagine, non ci sono dubbi: il lancio della giacca in quel di Modena contro il Carpi: “Su quel gol sbagliato da Lollo a Carpi mi sono arrabbiato tantissimo, ho rischiato che mi facessero passare un Natale tremendo”, ha sottolineato.

La stagione bianconera si è conclusa con la vittoria del quinto scudetto, ma all’inizio ci sono state tante difficoltà, soprattutto perché l’estate scorsa la rosa è stata quasi rivoluzionata: “Le cessioni di Tevez e Pirlo erano in programma – ammette – , lo sapevamo. Dybala si vedeva che poteva diventare uno dei migliori al mondo, ma veniva dal Palermo, dove giocava una volta alla settimana. Alla Juve è tutto diverso. Ha ancora tanti margini di miglioramento. Deve imparare a giocare col destro, a fare più assist. Anche Zaza ha avuto gli stessi problemi. La Juventus ha lavorato benissimo perché ha preso i giovani migliori, ma bisogna dar loro tempo. Pogba? E’ cresciuto in modo esponenziale e ancora adesso ha dei momenti in cui qualche ‘cazzatella’ la fa. Khedira è un giocatore straordinario, uno dei più forti al mondo nel suo ruolo per lettura, intelligenza…”.

Allegri a Sky Club

All’inizio del campionato, la Juve è partita male sia perché mancavano elementi importanti come Marchisio e Khedira, anche perché con la testa l’approccio, soprattutto dei nuovi, non è stato quello giusto: “Basta vedere la faccia di tutti noi quando prendiamo il secondo gol di Dzeko – sottolinea ancora il teco toscano a Sky  – . Là si è capito che non eravamo ancora dentro la stagione, c’erano 10 giocatori nuovi, non eravamo ancora al top della condizione. Dopo Sassuolo ci siamo guardati e abbiamo sorriso perché quando c’è negatività si vede tutto male. All’andata abbiamo perso ma avevamo costruito tanto, paradossalmente meritavamo più di perdere la gara del ritorno. Ci siamo guardati con Buffon e siamo ripartiti dalle basi. La buona sorte nel derby col Torino ci ha aiutato, da lì ho detto ai ragazzi di non guardare la classifica ma di pensare partita dopo partita. Volevo arrivare a Natale a 6 punti dalla vetta, ma i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Vincere 25 partite su 26 penso sia qualcosa di incredibile”.

Inevitabile parlare di mercato: in questi giorni diversi calciatori sono stati associati alla Juventus: per il centrocampo si parla insistentemente di Pjanic, mentre per l’attacco tutto dipenderà dal destino di Alvaro Morata: “Morata speriamo che resti con noi. Pjanic? È uno dei giocatori più bravi che ci sono in Europa. Dicono che l’ho chiamato, ma mai mi sarei permesso di chiamare un giocatore tesserato con un’altra squadra. Non l’ho mai fatto e mai lo farò. Indipendentemente dai giocatori che arriveranno, confido molto nel miglioramento di quelli che ci sono. Bisognerà avere una gestione diversa soprattutto dei giocatori che arrivano dall’Europeo, ce ne sono diversi che possono arrivare fino alla fine e vincere. Vogliamo provare a vincere il sesto scudetto di fila che sarebbe un qualcosa di clamoroso, ma non sarà facile perché alle spalle abbiamo un Napoli che ha fatto tantissimi punti, una Roma che può migliorare e tante altre avversarie”, le parole di Allegri riportate da Tuttosport.