Allegri: “Marchisio, Barzagli e Alex Sandro titolari con il Chievo” (Video)

Massimiliano Allegri, conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Chievo. Domani sera alle 20:45 la Juventus affronterà il Chievo nell’anticipo della 3.a giornata di campionato di Serie A 2014-2015. I campioni d’Italia non possono più sbagliare: servono tre punti dopo le due sconfitte rimediate nelle prime due gare della stagione, ma serve anche un netto passo avanti dal punto di vista del gioco dopo la prova deludente dell’Olimpico contro la Roma. Non sarà comunque facile, visto che il Chievo è una delle squadre più in forma di questo inizio stagione:\r\n\r\nAbbiamo zero punti e dobbiamo fare i primi punti del campionato – esordisce subito Allegri – , contro una squadra che ha sei punti ed è partita molto bene. Sarà una partita delicata e dovremo essere molto bravi. Dovremo difendere bene, cosa che ci è riuscita solo a Shanghai. Comincia il periodo in cui giocheremo ogni tre giorni. Mai come in questo momento dovremo pensare a una partita alla volta.\r\n\r\nA livello di rosa, Allegri recupera alcuni giocatori non al meglio ultimamente, anche se non avrà a disposizione i lungodegenti Khedira e Asamoah, oltre agli squalificati Evra e Rubinho:\r\n

I nuovi arrivi si sono inseriti subito bene. I nazionali sono tornati in buona condizione. Ho tutta la rosa a disposizione ad eccezione di Khedira e Asamoah che ha giocato due spezzoni d’amichevoli. Marchisio scenderà in campo dal primo minuto, Morata ha avuto la febbre e devo valutare. Hernanes? Nasce interno davanti alla difesa e può fare il trequartista. E’ un giocatore che vedendo i numeri ha dei gol nelle gambe e questo è importante per noi. Ha già giocato un paio di spezzoni nell’Inter, quindi è a disposizione ed è pronto per giocare. Per quanto riguarda l’inizio del campionato, inizia per forza, abbiamo zero punti… Le due partite precedenti purtroppo sono state due partite diverse l’una dall’altra, ma con gli stessi risultati. Non era mai capitato alla Juventus – ammette Allegri – , purtroppo è capitato e bisogna essere coscienti e realisti di questo. In questo momento c’è poco da parlare, ma c’è solamente da lavorare e fare, anche perché fortunatamente d’ora in poi non abbiamo più tempo per poter parlare, il mercato è chiuso, si gioca una volta ogni tre giorni e quindi bisognerà essere concentrati e soprattutto prendere il ritmo giusto per affrontare queste partite. La squadra divertente è quella che vince, poi non ho mai visto una squadra che vince giocare male a calcio. Divertente… diciamo che ho più soluzioni con giocatori con diversi tipi di caratteristiche e questo può essere un bene perché all’interno di una stagione ci possono essere momenti che puoi sfruttare alcuni giocatori e altri momenti in cui ne puoi sfruttare altro.

\r\nLa sosta delle nazionali è servita per consentire ai nuovi di integrarsi meglio, anche se allegri ha avuto la rosa al completo solo ieri. Per la formazione anti-Chievo, dunque, il tecnico toscano ha ancora qualche dubbio:\r\n

I giocatori li ho visti solo ieri, c’erano tutti, perché ieri sono rientrati gli ultimi sudamericani. Per quanto riguarda le due sconfitte, bisogna essere realisti e capire il momento. Il momento è delicato, bisogna assolutamente vincere domani. Questo non deve creare ansia, ma bisogna essere coscienti che abbiamo bisogno di punti. I giocatori sono responsabili di questo, alla Juventus non ci sono anni di transizione, ma si gioca sempre per vincere, è giusto che sia così. Nonostante quest’anno sia un anno di cambiamenti: abbiamo 10 giocatori nuovi e inserire 10 giocatori non è facile. La formazione? In difesa giocheranno Barzagli e Alex Sandro. Giochiamo con i 4 dietro.

\r\nInsomma, è una Juve in divenire: dopo l’addio dei tre pilastri e l’arrivo di tanti giovani, è normale che ci voglia del tempo per ricostruire:\r\n

Direi che quest’anno è normale che ci sia un anno di ricostruzione, sono arrivati molti giocatori nuovi. Però hanno molta qualità, credo che si stiano inserendo bene. Sono cresciuti molto, sia in allenamento che in partita. Quindi ci vuole un pochino di pazienza, bisogna affrontare le cose con serietà, sapendo delle difficoltà. Le motivazioni ci devono essere per forza perché quando giochi in una grande squadra giochi per vincere, giochi una partita ogni tre giorni e la devi giocare per vincere. E questa deve diventare un abitudine. I giovani e soprattutto i nuovi giocatori si devono abituare a questo. C’è per forza un periodo di adattamento, ci sarà un periodo di alti e bassi, ma fortunatamente ho una rosa completa che mi permette di poter gestire al meglio questi giocatori.

\r\nTra i giocatori più attesi c’è senza dubbio Paul Pogba: il centrocampista francese deve al più presto tornare sui suoi livelli:\r\n

Ho fatto l’esempio del bambino di 4 anni perché è semplice, perché Pogba alla fine è un ragazzo di 22 anni, deve comportarsi da ragazzo di 22 anni e l’esempio del bambini è per spiegare che un ragazzo di 22 anni non può fare un ragazzo di 30. Lui deve giocare come sa giocare a calcio, deve sfruttare le sue qualità che sono tantissime, deve un attimino riordinare le idee rimettersi tranquillo e vivere e giocare da ragazzo di 22 anni, perché è giusto che sia così ed è normale che sia così. Gli sono state addossate troppe responsabilità che un ragazzo di 22 anni difficilmente riesce a sopportare, però deve tornare a giocare come sa fare e come ha fatto anche nella Supercoppa a Shanghai, né più, né meno, nessuno chiede a Pogba di fare tre gol a partita o di vincere le partite da solo. A Paul viene chiesto solamente di giocare come sa e anche in modo più spensierato, con le cazzate che fa un ragazzo di 22 anni, perché questa è la vita. Non si può chiedere a un ragazzo di 22 anni di comportarsi come uno di 30. Punto, è semplice. Lemina? Sta bene, deve ambientarsi. L’abbiamo preso per giocare davanti alla difesa al posto di Marchisio. E’ un ragazzo sveglio.

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