Agnelli scatenato alla presentazione delle maglie “Non riconosciamo più le stelle” – video integrale

Come previsto, alla presentazione delle nuove maglie della Juventus per la stagione 2012-2013, ha partecipato anche il presidente Andrea Agnelli. E’ stata l’occasione per il numero uno di Corso Galileo Ferraris, di tornare su alcuni tempi dell’attualità calcistica, prima con un monologo a conclusione della presentazione delle casacche, poi rispondendo alle domande dei giornalisti. Agnelli è partito, ovviamente, dalla cavalcata dello scorso anno, che consente oggi di mostrare sul petto il tricolore:\r\n

Sono veramente felice. Sono maglie che per quel triangolo erano difficilmente ipotizzabili solo un anno fa. Noi sappiamo perfettamente quella che era la critica all’inizio dell’anno scorso, ma sapevamo altrettanto bene quando siamo partiti che quando si viene alla Juventus si viene con un unico obiettivo, un’unica ambizione, che è quella di vincere. Nella scorsa stagione abbiamo fatto una cavalcata indimenticabile, terminata da imbattuti. Siamo altrettanto consapevoli che dal primo luglio si ritorna ai blocchi di partenza, si parte tutti da zero, ma si è acquisita la consapevolezza di cosa vuol dire vincere e di poter vincere. Quest’anno abbiamo tre manifestazioni e l’ambizione della Juventus è di vincere ogni manifestazioni a cui prende parte. Queste maglie sono maglie bellissime, rappresentate dallo Scudetto centrale, dalla partnership decennale con Nike. E poi permettetemi di dire che Jeep è un altro marchio che impreziosisce questa maglia. I tre elementi, Juventus, Nike, Jeep, con lo Scudetto sopra, credo che le rendano una delle maglie più belle d’Europa.

\r\n[youtube width=”540″ height=”370″]http://www.youtube.com/watch?v=IbGoqqCeN7E [/youtube]\r\n\r\nLa maglia, come sanno un po’ tutti, ha avuto una lunga gestazione, soprattutto per via delle questione dei 30 scudetti e della terza stella. Ecco perché Agnelli ha voluto ringraziare Nike per lo sforzo profuso e ha voluto puntualizzare che non c’è stata alcuna retromarcia nei confronti delle istituzioni sportive, bensì un “mancato riconoscimento” delle stelle.\r\n

Voglio ringraziare Nike perché gli abbiamo chiesto uno sforzo doppio. Ci siamo chiesti come rappresentare i 30 scudetti e le tre stelle. Ci sentiamo questi 30 scudetti. Questo scudetto n° 30 parte da lontano. Ho sempre detto che la Juve ha rispettato le decisioni della giustizia sportiva allora. Sono emersi dei fatti nuovi, si è deciso di non decidere e da lì sono partite delle azioni legali per una questione di dignità. Questo fa si che le nostre azioni legali stanno procedendo e ci ha portato al risultato sportivo dell’anno scorso. Noi contiamo e arriviamo a 30, la Lega a 28. E quindi abbiamo preso le due stelle e le abbiamo tolte perché non riconosciamo più il conteggio della Federazione. Da qui nasce il “30 sul campo” che abbiamo dato la possibilità di aggiungere sulla maglia. Detto questo non possiamo dimenticare il momento difficile in cui viviamo. È normale che ci sia uno scambio di opinioni con Coni, Federazione e Lega.

\r\nNon poteva infine mancare, da parte del presidente Agnelli, un accenno al fenomeno del calcioscommesse e al presunto coinvolgimento del tecnico bianconero Antonio Conte:\r\n

Voglio toccare poi il punto che riguarda tutto il fenomeno che c’è intorno alle scommesse. Un fenomeno che va affrontato nella maniera più seria possibile, perché non è possibile che organizzazioni criminali possano intaccare il risultato sportivo finale di una competizione di alto livello e le passioni della gente. Il nostro mister è stato portato più volte sulle prime pagine, non ha ancora avuto la possibilità di far sentire la sua voce. Venerdì finalmente sarà a Roma, convocato da Palazzi. Ho già avuto modo di dare la mia valutazione: conosco i suoi valori e la sua personalità. Da quando si alza, a quando va a dormire, pensa solo alla vittoria. Sono sereno sugli sviluppi, ora finalmente ha l’opportunità di andare da Palazzi e anche durante l’interrogatorio avrà modo di spiegare la sua posizione, tornando ad allenare serenamente la Juventus dal giorno dopo a Chatillon. Ci aspetta un anno dove dobbiamo confermare quanto di buono è stato fatto, ma è un anno come un altro per la Juventus. All’interno dei colletti – ne ho parlato col presidente Boniperti – abbiamo la mission della Juventus: vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta”.

\r\nAd Allegri, che aveva punzecchiato la Juventus, facendo riferimento a 31 scudetti contando anche la vittoria della B, il numero uno della Juve ha replicato:\r\n

Allegri? Non rispondo a domande di questo tipo e non lo farò più. Io rispondo della Juve e non degli altri che devono pensare agli affari loro. Però se noi abbiamo 31 scudetti il Milan ha due stelle. 

\r\nNota stonata, stonatissima: alle domande sul numero 10 il presidente Agnelli si è guardato bene dal rispondere facendo il nome di Del Piero, definendolo per ben tre volte “il predecessore”. Non sarebbe stata una bestemmia.